Morte di Charlie Kirk, trovata l'arma dell'agguato e proiettili con scritte pro-trans e antifasciste. E l'Fbi diffonde la foto del sospetto

Polizia a caccia dell'uomo che ha ucciso l'attivista conservatore alla Utah Valley University. L’Fbi indaga sul fucile ritrovato, mentre Trump lo celebra come “martire della libertà”

Morte di Charlie Kirk, trovata l'arma dell'agguato e proiettili con scritte pro-trans e antifasciste. E l'Fbi diffonde la foto del sospetto
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Prosegue senza sosta la caccia al killer di Charlie Kirk, l''enfant prodige Maga ucciso con un singolo colpo d'arma da fuoco mentre parlava con gli studenti del campo della Utah Valley University (Uvu). Le autorità hanno ricostruito la dinamica dei fatti e secondo quanto riferito dal capo della polizia dell'Università dello Utah Jeff Long l’assassino potrebbe aver sparato "dal tetto di un edificio" distante quasi duecento metri. Una dinamica che ricorda l'attentato in Pennsylvania a Donald Trump. Nel corso della giornata è arrivato anche un appello, via social, dell'ufficio dell'Fbi di Salt Lake City: "Chiediamo l'aiuto del pubblico per identificare questa persona in relazione alla sparatoria di Charlie Kirk alla Utah Valley University". Come confermato dalle autorità, sono in corso "rapidi sviluppi" sul caso e per questo è stata rinviata la conferenza stampa in programma tra meno di un'ora.

Le ricerche hanno prodotto alcuni risultati: gli investigatori sono stati in grado di tracciare grazie alle telecamere i movimenti del killer sino a quando è salito sul tetto di un edificio da dove ha sparato. Successivamente l'uomo - "in età universitaria" - è sceso ed è scappato via. Inoltre, sono state rinvenute impronte di piedi, palmi e avambracci, nonchè l'arma del delitto, un fucile a otturatore girevole-scorrevole ad alta potenza. "Il fucile è stato recuperato in una zona boscosa dove il killer si è dato alla fuga", ha rimarcato in una conferenza stampa Robert Bohls, agente speciale dell'Fbi. L'arma verrà ora analizzata dal laboratorio del Bureau, che è pronto a offrire una ricompensa fino a 100 mila dollari per informazioni che portino all'identificazione e alla cattura del responsabile. Secondo il Wall Street Journal gli investigatori avrebbero trovato vicino al fucile delle munizioni con incise espressioni vicine al mondo trans e all'ideologia antifascista. Secondo la Cnn, sulle munizioni sarebbero state individuate delle iniziali che gli investigatori stanno cercando ora di associare con un nome e un cognome così da identificare chi ha aperto il fuoco.

Kirk è stato colpito attorno a mezzogiorno, mentre rispondeva a una domanda di un membro del pubblico sulle sparatorie di massa. Il 31enne è stato trasportato con “un mezzo privato” al Timpanogos Regional Hospital in condizioni gravissime: nonostante il repentino intervento, i sanitari non hanno potuto fare altro che constatarne il decesso. Il campus è stato posto in lockdown e resterà chiuso fino a lunedì. La bara dell'attivista tornerà a Phoenix, nello stato dell'Arizona dove viveva, a bordo dell'Air Force Two con il presidente JD Vance, che aveva uno stretto rapporto con la vittima. Diretto verso lo Utah anche il direttore dell'Fbi Kash Patel per collaborare alle indagini.

Il presunto killer era "vestito con abiti completamente scuri" e c’è di più: un video realizzato da uno studente presente all’evento mostrerebbe la sua fuga. Poco dopo i fatti la polizia ha fermato un uomo, considerato responsabile dell’omicidio, ma è stato rilasciato dopo un interrogatorio. “Il soggetto in custodia è stato rilasciato dopo un interrogatorio da parte delle forze dell’ordine” la conferma del direttore dell’Fbi Kash Patel, aggiungendo che "le indagini proseguono" e che l'Fbi continuerà "diffondere informazioni nell'interesse della trasparenza". Un'altra persona è stata accusata di aver ostacolato la polizia universitaria e anche lei è stata rilasciata.

Non mancano le polemiche sulla sicurezza. Il capo della polizia dell’Università dello Utah ha rivelato che Kirk aveva un servizio di sicurezza privato: "Questo è un campus con 40 mila studenti. All'evento c'erano tremila persone, noi eravamo addestrati anche per questa situazione". Ma secondo i critici, il servizio di sicurezza all’evento era totalmente “inadeguato” e questo potrebbe aver favorito l’azione dell’assassino.

Kirk "era un patriota che ha lottato per la libertà, per la democrazia, per la giustizia e per il popolo americano. Un martire della verità e della libertà" l’omaggio di Donald Trump in un video pubblicato sul suo profilo Truth. Il presidente americano ha puntato il dito contro la retorica della "sinistra radicale" che "per anni ha paragonato meravigliosi americani come Charlie ai nazi e ai peggiori criminali e assassini di massa del mondo": "Questo genere di retorica è direttamente responsabile per il terrorismo che stiamo vedendo nel nostro Paese ora e deve cessare ora".

Durante le commemorazioni dell'11 settembre, il capo della Casa Bianca ha reso noto che darà a Kirk la Medal of Freedom, la più alta onorificenza civile americana: "Era un gigante della sua generazione, un campione della libertà e ispirazione per milioni e milioni di persone".

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