La Cdl chiama l’Udc ma Ciocchetti frena: «Svolta moderata»

«La coalizione troppe volte si è schiacciata a destra, noi vogliamo recuperare l’elettorato di centro»

Dar vita alla Federazione dei partiti regionali della Cdl nella primavera 2007, la proposta avanzata ieri su queste colonne dal coordinatore di Fi Francesco Giro. Una tappa importante, ma intermedia. L’obiettivo degli azzurri è arrivare nel 2009 al partito della Libertà (o come si chiamerà) per le Europee: «Mi auguro di trovare nel Lazio a questi appuntamenti anche Baccini e Ciocchetti» ha sottolineato Giro. Non passano 24 ore ed arriva puntuale la replica del segretario regionale dell’Udc Ciocchetti: «Ognuno faccia la sua strada. Fi la sua, noi la nostra. Nel Lazio Forza Italia è un alleato in molte amministrazioni comunali dove governiamo insieme. È un alleato nell’opposizione in Regione, un alleato nell’opposizione a livello nazionale. Noi, però, abbiamo posto un problema politico». Il distinguo di Ciocchetti è ovviamente lo stesso che si pone a livello nazionale: «Puntiamo alla modifica di questo bipolarismo e al rafforzamento del centro moderato. Non sempre la CdL ha rappresentato questo centro moderato, molte volte si è schiacciata a destra». L’Udc respinge l’accusa di sottrarre elettori a Berlusconi, piuttosto che recuperare quelli che non voterebbero mai Fi: «Il nostro interesse, invece, è proprio quello di recuperare gli elettori moderati. Cercando, ad esempio, un rapporto con la Cisl, che non mi pare voti Forza Italia. Oppure un rapporto con il Movimento Cristiano lavoratori, che pure non mi pare voti Fi». Questa è l’operazione dell’Udc, ribadisce Ciocchetti: «Non ci interessa nel Lazio togliere voti a Fi. Puntiamo ai centristi del centrosinistra, in particolare agli elettori e non ai dirigenti». Ma il voto da recuperare, ci si potrebbe chiedere, è più di carattere politico o amministrativo? «Noi abbiamo drammaticamente perso le Regionali, questo il punto che molti dimenticano - rimarca l’esponente Udc -. Alcuni che nel 2000 avevano votato per il centrodestra, nel 2005 hanno cambiato coalizione, ma sono sempre probabilmente elettori di centro. Puntiamo a questi, diciamo che cosa e chi vogliamo rappresentare. In autonomia. Non vogliamo fare da stampella a nessuno». Per il futuro la strada è tracciata: «Lo ha ribadito sabato mattina, spiega Ciocchetti, l’assemblea del comitato regionale Udc. Non siamo interessati ad un partito con Fi, An e la Lega.

Preferibilmente le alleanze alle amministrative le faremo con i partiti all’opposizione a livello regionale e nazionale. Ma come Udc seguiamo una strada diversa. Quella di una Federazione dei moderati, legata a una prospettiva politica di costruzione del centro moderato. In piena sintonia nel Lazio con la posizione nazionale».

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