Celentano torna all'attacco: a Sanremo ha difeso Santoro e ora va a "Servizio pubblico"

L'ultima volta che aveva calcato gli studi di Michele Santoro, il Molleggiato aveva un nemico da combattere, una battaglia da portare avanti. Erano i primi di giugno dello scorso anno e il giornalista, allora alla conduzione di Annozero, aveva confezionato un'intera puntata per fomentare la propaganda anti nucleare e trasformare la tornata referendaria in un test sul governo Berlusconi. Per l'occasione Santoro aveva arruolato un testimonial d'eccezione: Adriano Celentano. A una settimana dalla (pessima) esibizione sul palco dell'Ariston il cantante si prepara a tornare in televisione, ospite di Servizio pubblico.

Le polemiche sono ancora calde, gli insulti ancora brucianti. Le farneticazioni di Celentano al Festival di Sanremo hanno colpito un po' tutti. Tutti tranne il Michele nazionale che il Molleggiato aveva addirittura difeso. Il giornalista ringrazia e confeziona una puntata di Servizio pubblico su "Adriano Celentano e la Rai". Dopo aver incassato un maxi assegno da viale Mazzini (cifra esorbitante con troppi zeri che sarà data in beneficenza a Emergency), il Molleggiato torna in televisione: vuole avere l'ultima parole sulle polemiche, sul commissariamento della kermesse, sui fischi e le stroncature scatenati dai suoi monologhi. Monologhi che alla Rai sono costati fior fiori di quattrini. Almeno 650mila euro a causa del mancato breack pubblicitario (leggi l'articolo). Celentano rilascerà un'intervista al programma di Santoro che domani dedicherà l’intera puntata alle polemiche che hanno accompagnato la sua presenza sul palco dell'Ariston.

Secondo quanto anticipato dall'Adnkronos, Sandro Ruotolo avrebbe incontrato il cantante già oggi pomeriggio nella casa di Galbiate. Notizia confermata indirettamente dalla pagina Facebook dell'artista dove oggi è apparsa la frase sibillina: "Domani da Santoro... sorpresina!". Una bella sorpresa per mamma Rai che, dopo essersi sorbita per due serate le prediche, i sermoni e le invettive del Molleggiato, adesso le tocca farsi "sputare in faccia" dal programma di un altro ex. Insomma, sempre il solito copione: si munge la tivù di Stato, la si usa come megafono per sbraitare le peggiori farneticazioni o i più violenti attacchi politici per poi andare da un'altra parte a dargli contro. Lo aveva fatto l'anno scorso Santoro immolandosi a nuovo epurato di viale Mazzini, domani toccherà al Molleggiato che vorrebbe censurare tutti quelli che non la pensano come lui.