Raccogliere i dati per il censimento è diventato uno dei lavori più pericolosi negli Stati Uniti. Gli intervistatori sono stati vittima di quasi 400 episodi di violenza: in 12 casi sono stati presi a colpi di arma da fuoco (a Baltimora un intervistatore è stato ucciso con sette colpi di pistola).
Tra i 379 episodi di violenza finora registrati dalle autorità contro gli incaricati della raccolta dei dati figurano aggressioni con mazze da baseball, asce, martelli e archi con le frecce. Un intervistatore in Texas si è visto lanciare contro un tavolo da giardino.
Diversi proprietari di casa hanno aizzato i cani contro gli intervistatori (uno di loro ha perso l'uso di una mano a causa dei morsi ricevuti). In 83 casi gli incaricati del censimento sono stati presi a pugni o spintoni.
L'incremento degli assalti rispetto al passato, il censimento viene fatto ogni dieci anni negli Stati Uniti, è dovuto all'elevato grado di rabbia esistente oggi negli americani in quelle che vengono percepite come intrusioni indebite del governo nella loro vita privata.
«C'è tanta rabbia e tanta amarezza tra gli americani per la perdita dei posti di lavoro e del possesso delle case - afferma Douglas McDonald, un intervistatore della Florida che ha avuto la sua parte di problemi -.
Gli intervistatori sono pagati 18 dollari l'ora. Il numero degli incidenti è raddoppiato rispetto al censimento di dieci anni fa.
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