Politica

Cento extracomunitari aggrediscono due poliziotti

da Padova

Due poliziotti feriti. Altri venti agenti impegnati per oltre due ore a sedare risse. Cento extracomunitari scatenati. È il bilancio della maxiaggressione avvenuta sabato pomeriggio nel quartiere Stanga di Padova. La terza in una settimana, sempre ai danni di agenti della polizia. Le vittime erano impegnate a eseguire alcuni controlli nell’abitazione di un extracomunitario arrestato pochi giorni prima quando sono state prima minacciate e poi aggredite da almeno cento connazionali dell’uomo.
La brutta avventura comincia poco dopo le 15 di sabato. Teatro della vicenda è il famigerato quartiere Stanga. Una zona all’estrema periferia della città veneta, considerata particolarmente pericolosa perché ad alta densità criminale e sempre più spesso al centro di episodi di violenza urbana. I due agenti del commissariato Stanga si recano nella casa di un marocchino finito in manette pochi giorni prima per ricettazione. Entrano nel civico 13 di via Anelli. Giusto il tempo di eseguire qualche accertamento e poi escono per ritornare in caserma. Improvvisamente vengono circondati da un gruppo di extracomunitari. Sono almeno cento, tutti abitanti del quartiere. Amici del marocchino arrestato, arrabbiati per le sorti del proprio compagno. E così un semplice controllo di routine si trasforma in una vera e propria rivolta contro le forze dell’ordine.
Gli extracomunitari prima cominciano a minacciare i due poliziotti, poi li aggrediscono scagliando vetri e stoviglie contro la loro auto. I due agenti riescono tempestivamente a comunicare con la stazione più vicina che, nel giro di pochi minuti, manda i rinforzi. Venti agenti che impiegano oltre due ore a sedare i tafferugli che si scatenano in varie zone del quadrilatero di via Anelli. Alla fine il bilancio è di due uomini feriti alle braccia nel tentativo di difendersi dal lancio di bottiglie di vetro.
Non è la prima volta che il quartiere padovano è teatro di episodi di violenza urbana. Che, anzi, si verificano ormai quasi ogni giorno. Martedì scorso un’auto della polizia era stata colpita da sassi e bastoni mentre alcuni agenti erano impegnati ad arrestare una persona residente nella zona. Quattro giorni dopo la rabbia degli abitanti si era scatenata contro un’altra volante.

Che, per l’ennesima volta, era diventata il bersaglio di vetri e bottiglie lanciate dall’alto dei palazzi di via Anelli.

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