Centralino guasto, tribunale isolato

Che la giustizia italiana non viaggi in prima classe, è cosa ormai nota. I soldi che sono quelli che sono (pochi), e ogni giorno tocca fare i conti con bilanci sempre più ridotti all’osso. L’ultima tegola, al tribunale per i minorenni. Dove, da una settimana, sono guasti il centralino che smista le telefonate e i fax agli uffici dei magistrati. E, in tempi di magra, il problema non è da poco. Più precisamente, il problema costerà qualcosa come 20mila euro. Tanto, infatti, dovrà sborsare il ministero per sostituire e riprogrammare il sistema.
Per il momento, ci si arrangia come si può. Giudici e Pm, infatti, stanno utilizzando i cellulari privati per fare fronte alle esigenze di servizio, anche perché a nulla sono valsi i tentativi fatti finora di rimettere in moto i collegamenti.
Ma il dissesto è più ampio. Spiega infatti il procuratore Monica Frediani che «abbiamo serie difficoltà a portare avanti anche la gestione quotidiana delle singole pratiche».

Che, tradotto, significa che mancano carta, cartucce e toner per le stampanti, e in via di esaurimento sono anche i faldoni e le cartellette per i fascicoli. L’essenziale, non il superfluo. I soldi bisogna saperli spendere, è vero. Prima, però, bisognerebbe averli.

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