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Champions, Italia-Germania col rischio di finire kaputt

Bayern-Juve e Udinese-Werder mentre Trap rischia il posto e la Bundesliga degli scandali ritrova vigore

Champions, Italia-Germania  col rischio di finire kaputt

Tony Damascelli

nostro inviato a Monaco

Il sole è wunderbar ma tira un vento ghiacciato che non promette cose altrettanto belle. Monaco ha altre cose cui pensare, già le luci e le stelle di Natale, già frau Merkel che si prepara a governare la crande Cermania, lei che non ha ancora professato una fede calcistica a differenza dell’ex cancelliere Schröder tifoso nonchè, anche in questo caso ex, calciatore dell’Hannover. Ma stasera si gioca la champions league e mette di fronte due ex, ci risiamo, campioni d’Europa con rinnovate ambizioni.
Il fussball, cioè il calcio tedesco, vive ore di attesa per il mondiale del prossimo anno. Per la qual cosa ha rifatto gli stadi, in mondo tipicamente teutonico cioè grandioso ma senza scorticare i tifosi. Vi faccio subito un esempio: per assistere alla partita di stasera occorre versare euro 25 per il biglietto in curva ed euro 50 per la tribuna. Si va all’esaurito, come si stanno gonfiando gli stadi negli ultimi due anni grazie a questa politica intelligente, che è esattamente il contrario delle abitudini malvagie di casa nostra dove gli stadi sono latrine e i prezzi schifosi. Basterebbe verificare le cifre per il ritorno al Delle Alpi, stesse squadre, stesso torneo. Lascio perdere, altrimenti accentuo rancori.
La Germania pallonara sta bene anche se oggi a Berlino va a celebrarsi il processo per herr Robert Hoyzer e la sua orchestra, vale a dire la cricca di croati, titolari di un bar berlinese dove si scommetteva forte sulle partite di calcio, e non soltanto, e poi si riferivano quote e desideri al signor Hoyzer che di professione faceva l’arbitro ma è stato radiato, una volta beccato con i crauti in bocca, dalla federazione. La quale federazione vive oggi, come accadeva da noi ai tempi recenti di Bergamo & Pairetto, il binomio Gerhard Mayer-Vorfelder e Theo Zwanziger, il primo storico dirigente, ex presidente dello Stoccarda (Ciofanni Trapattonen, come dicono da queste parti, potrebbe saltare in aria da un momento all’altro, potrebbe essere fatale la prossima trasferta contro il Bayer Leverkusen), ma anche, il suddetto Gerhard Maier, ex deputto della Cdu mentre il suo attuale socio di federazione per lungo tempo si è occupato di marchi e di euro, essendo stato il tesoriere della federazione.
Lontano da tutti, anche se vicepresidente, ma presente su tutti resta Franz Beckenbauer che scrive sulla Bild, fa l’opinionista televisivo su Premiere e dunque gioca su tavoli diversi, anche opposti, creando imbarazzi un giorno alla lega, un altro alla federcalcio, un altro a Klinsmann, un altro al Bayern. Ma essendo kaiser Franz alla fine è «libero» di dire e di fare quello che vuole, anche perchè è il presidente del comitato organizzatore del mondiale. Ho detto Premiere? In cambio di 300 milioni di euro detiene i diritti della Bundesliga, anche di quella di seconda divisione, trasmette le diciotto partite, sette al sabato con rigoroso orario (15.30, qui i borgomastri non chiudono gli stadi), due alla domenica (ore 17.30), il canone è di 25 euro mensili, al venerdì c’è anche la B (ore 19), qualcosa anche alla domenica (ore 15) e al lunedì sera, ancora football su Dsf e Ard, private e pubbliche, chiaro e decodificato, ma Uli Hoeness, direttore generale del Bayern di Monaco chiede un aumento a 500 milioni a partire dal prossimo anno, anche perchè le quote sono distribuite in maniera complessa (78 % alla Bundesliga, 22% alla serie B).
Bayern e Werder Brema guidano il campionato con identikit diversi: i bavaresi sono tosti, hanno il problema di Ballack che è il Cassano di Monaco, non intende prolungare il contratto, sogna la Spagna, l’Inghilterra e forse l’Italia. Il Brema è la squadra più divertente, Klose sta raggiungendo livelli eccellenti di rendimento, è una garanzia anche per la nazionale di Jurgen Klinsmann. Dopo lo Shalke 04 che ha affrontato il Milan, ecco il doppio duello di Udinese e Juventus con le protagoniste della Bundesliga. In fondo Italia-Germania è una partita che è incominciata con il gioco del calcio e non finirà mai.

Anche questo è wunderbar a meno di non finire noi kaputt.

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