È stato definito «il Cechov inglese», Alan Ayckbourn, maestro comè nel dipingere sul palcoscenico lesistenza dei personaggi, per lo più piccolo borghesi, con tutte le loro grane e buffe miserie quotidiane, e di farceli osservare come attraverso il buco di una serratura.
Da domani al 28 gennaio il teatro della Cometa propone uno dei suoi capolavori, «Natale in cucina», con la regia di Giovanni Lombardo Radice e nella traduzione di Masolino DAmico. La storia è quella di tre coppie di coniugi, una piccolo borghese, una intellettuale e infine la coppia più altolocata, ed è ambientata nella cucina di ciascuna, in tre vigilie di Natale consecutive. Ayckbourn «spia» la vita dei sei protagonisti (e la loro psicologia) e noi con lui, stimolati a riflettere su nevrosi, ansie, sogni, manie e destini diversi descritti con irresistibile ironia. «Rispettare questo autore vuol dire immergere la messa in scena nella più assoluta verosimiglianza - spiega il regista -, guidare gli attori a immedesimarsi con i personaggi evitando qualsiasi eccesso e caricatura e rendendo credibili anche gli incidenti e gli equivoci apparentemente più assurdi». Ecco allora la prima coppia, alle prese con la «tragedia» dellacqua tonica che la signora ha dimenticato di acquistare; poi, la depressione della moglie intellettuale, che cerca in ogni modo di togliersi la vita senza che nessuno se ne accorga (ogni volta viene fraintesa, con risultati di grande comicità); infine, eccoci allinterno del nido degli sposi più ricchi, dove però il riscaldamento è guasto e la padrona di casa straparla, completamente ubriaca, nel gelo domestico.
Teatro della Cometa, via del Teatro di Marcello 4, spettacoli alle 21 (sabato ore 17 e ore 21, domenica ore 17). Informazioni: 06-6784380.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.