«C’era un rapporto diretto fra Giancarlo Tulliani e la società Timara Ltd proprietaria dell’immobile. Abbiamo fatturato i centomila euro dei lavori a un architetto che faceva da tramite e che aveva rapporti con questo Tulliani e con la società».
A parlare è Stefano Garzelli, titolare dell’azienda di ristrutturazioni monegasche Tecab che ha svolto i lavori all’interno dell’appartamento donato nel 1999 dalla contessa Anna Maria Colleoni al partito di Alleanza nazionale e poi finito nelle disponibilità (è in affitto) del «cognato» dell’ex presidente delpartito che quell’immobile aveva ereditato. A Montecarlo, il cognome Garzelli rimanda al padre, Luciano, amministratore delegato del colosso di costruzioni Engeco di cui, all’atto della fondazione nel 1984, tra i soci figurava Stefano Casiraghi. E proprio qui, nel suo ufficio alla Engeco, rintracciamo il giovane imprenditore che ha seguito personalmente i lavori di ristrutturazione nei 75 metri quadrati oggi occupati da Giancarlo Tulliani. Questo che segue è il testo integrale del botta e risposta fra Stefano Garzelli e il Giornale.
Signor Garzelli, lei ha fatto lavori di ristrutturazione in un appartamento al 14 di rue Princesse Charlotte?
«Sì, sì certo».
Quindi la società che ha svolto i lavori nell’appartamento, che stando al cartello affisso fuori palazzo Milton si chiama Tecab, era la sua...
«Sì, è esatto, è la mia società. Ho svolto ioi lavori in quell’appartamento, lo confermo».
A chi fatturò?
«Su questo non posso esserle d’aiuto perché noi gestiamo tutto attraverso l’architetto Blanchi, è lui che gestisce i rapporti tra l’impresa e il cliente, quindi tutte le fatture erano indirizzate a lui, all’architetto intendo, che a sua volta trasferiva il tutto alla società. Era lui a gestire ogni trasferimento al cliente».
I lavori quando hanno inizio?
«A memoria direi... nel 2009. Mi faccia pensare, sì, sono cominciati nel 2009».
E sono finiti?
«All’incirca sei/otto mesi dopo. Non da poco, qualche mese fa, parliamo di quest’anno ».
Per un importo pari a…
«Vado a memoria. Oltre centomila euro».
Il cliente chi era?
«I rapporti noi li avevamo con Giancarlo Tulliani e l’architetto...».
L’architetto?
«Il nome? Blanchi. Il nostro cliente di riferimento era comunque questo Giancarlo Tulliani. Ricordo che era sempre presente sul cantiere. Ogni volta diceva la sua su come voleva che venissero fatti gli interventi di ristrutturazione».
In che senso?
«Interveniva sui migliorativi...».
Ricorda di chi fosse l’appartamento? La proprietà...
«Al momento no. Ma mi faccia pensare... vediamo...».
Una società o una persona fisica?
«No, una persona fisica non credo. Sì, una società».
Una Ltd denominata Timara?
«Timara, certo, si».
Che lei sappia la Timara è una società monegasca, una
«Non lo so. Sui dettagli di questa Timara non posso essere preciso. So che c’era una relazione diretta con questo signor Tulliani e basta, ecco. Altro non so».
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