Chicago ritorna capitale del proibito

Massimo M. Veronese

Tira brutta aria nella Città del vento. Occhio, perché pare che a Chicago stia per tornare la banda di Al Capone al gran completo. Questione di giorni e saremo di nuovo nel futuro, più o meno nei dintorni degli anni Trenta. Chicago è tornata capitale del proibizionismo e niente da adesso sarà più eccitante che trasgredire le regole. I nuovi Untouchables, aria da duri e capelli incollati col gel, sono degli insospettabili: i consiglieri comunali della città. Che hanno deciso di trasformare Chicago in una noiosa città della salute a raffiche di divieti. Vogliono rendere snelli i cittadini, proibire i costumi immorali, bandire i seccatori. E ficcare il naso dappertutto magari risparmiando sui costi. Più che in Illinois sembra di vivere a Riad. L’ultimo divieto riguarda il fois gras. Con 48 voti a favore e uno contrario il consiglio comunale ne ha vietato produzione e consumo. Negozi e ristoranti che non si atterranno al divieto, rischiano multe fino a 500 dollari. Sempre che non gli devastino il locale nella notte come ai vecchi tempi. I motivi sono due: l’epidemia di obesi è diventata incontrollabile soprattutto tra i bambini. E la sofferenza degli animali da allevamento, come l’ingrasso forzato delle oche, è ormai intollerabile per la nuova sensibilità della città. Ma non è questo l’unico motivo del ritorno di Scarface. Il neo proibizionismo voluto dagli Ulema del consiglio comunale colpisce dappertutto. A Chicago non sei più libero di fare niente o quasi. Non puoi fumare in spiaggia, né usare cellulari rumorosi. Poi: via le band musicali che colorano i marciapiedi di una delle capitali del blues, basta con il rombo delle motociclette sulle strade e finiamola con i rumori dei cantieri che all’alba rompono i timpani di chi è ancora a letto. L’ultima proposta, in discussione giusto oggi, vuole che i cani siano provvisti di microchip sottocutanei, 40 dollari di costo, per limitare gli abbandoni e aiutare i padroni a identificare nei canili quelli smarriti. Si parla anche di mettere fuori legge i pitbull. Ma su questo sarebbe d’accordo anche Al Capone. È partita invece da tempo una campagna che pretende dai tassisti che vestano meglio, magari, perché no?, con una bella divisa. Bambini e ragazzini sono già stati catechizzati: adesso vanno in giro come un esercito della salvezza con magliettine che sensibilizzano l’opinione pubblica alle condizioni di vita degli elefanti del Lincoln Park Zoo. Meglio educarli subito.
Pensare che da queste parti c’erano già prima di questo consiglio comunale divieti un po’ così. Tipo: proibito mangiare in un ristorante che sta andando a fuoco, dare un goccetto di whisky a un cane o portarlo all’opera, pescare in pigiama o sulla schiena di una giraffa. Un duro colpo per le abitudini di tutti i giorni. Chicago vieta da sempre alle donne in carne, più o meno oltre i 90 chili, di andare in bici con i pantaloncini e ai mutilati particolarmente impressionanti di farsi vedere in giro durante le manifestazioni pubbliche.
Ma se stiamo a guardare queste cose ci sono città che stanno peggio.

A San Francisco è illegale strofinare un’auto con la biancheria intima, a Pasadena è vietato alle segretarie, chissà perché, restare sole in una stanza con il principale, a Champaign, sempre in Illinois, non puoi permetterti di orinare in faccia al tuo vicino di casa, nemmeno se innaffia le tue piante con la sua, e a Los Angeles è assolutamente vietato leccare un rospo. A meno che non sia il tuo capo e ci sia magari in gioco una promozione. Ma queste cose, sia chiaro, da noi mica succedono...

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