da Roma
«Ci sono delle minoranze rumorose, e non mi riferisco alla comunità di Val di Susa, mi riferisco ad alcune minoranze rumorose e politicizzate che colgono anche queste occasioni per determinare situazioni di scontro». Linterpretazione degli scontri per fermare la linea ferroviaria che collegherà Torino a Lione è del vicepremier e ministro degli Esteri Gianfranco Fini. Intervistato dal Tg1 da Londra, il leader di An ha comunque ricordato che sulla Tav ci sono «convergenze larghissime».
Che però non riguardano una parte della sinistra, ha ricordato Isabella Bertolini, vice capogruppo di Forza Italia alla Camera, che ha accusato Romano Prodi di essere «un aspirante leader azzoppato», «comicamente incapace di prendere qualsiasi decisione». Un politico che sulla Tav «è incapace di assumere qualsiasi posizione seria perché è ostaggio delle frange estreme, conservatrici e pseudoambientaliste della sua lacerata coalizione». Inoltre, insiste la Bertolini, «Prodi è imbalsamato, pateticamente contro la modernizzazione del paese», ed è «prigioniero di mille veti e di un pugno di voti». Con la «sciagurata ipotesi del professore a Palazzo Chigi lItalia - prevede Isabella Bertolini - piomberebbe nel basso impero» e «tornerebbe lItalietta dellUlivo». Ma lesponente di Forza Italia è certa che gli elettori ridaranno la loro fiducia a Silvio Berlusconi, «che sta creando - conclude Isabella Bertolini - la nuova Italia delle giuste riforme che guardano allEuropa». In An cè anche chi polemizza con il governatore del Piemonte Mercedes Bresso. «Non è possibile - sostiene il deputato Marco Zacchera - continuare su questo equivoco.
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