Ciclismo, anche 24 milanesi affrontano la sfida più dura delle Alpi

Domenica passa dall'Italia la Otzal/Solden/Tirolo, 238 chilometri di percorso ad alta quota. Iscritti 4.969 concorrenti provenienti da ventiquattro nazioni. Alla partenza bolle di sapone e la colonna sonora «It's a long way".

Ventiquattro ciclisti milanesi affronteranno domenicala più temuta granfondo ciclistica d'Europa insieme a 4.969 concorrenti provenienti da ventotto nazioni diverse. Passa dall'Italia la Otzal/Solden/Tirolo, battezzata come la «sfida più dura delle Alpi». Una gara aperta a professionisti e dilettanti che si snoda lungo un percorso unico di 238 chilometri e 5.500 metri di dislivello e chiuso in parte al traffico. Si parte da Sölden nella valle tirolese dell'Ötztal attraverso il Kühtai (2.020 metri), proseguendo in direzione Brennero (1.377 m), si sconfina in Italia a Vipiteno attraversando successivamente i passi Giovo (2.090) e Rombo (2.509 m), per poi fare ritorno a Sölden.
I 5.500 metri di dislivello sono suddivisi su 40,5 chilometri di percorso pianeggiante, 95,7 di salita e 101,9 di discesa. Tempo previsto è di oltre sette ore di dura fatica, per gli iscritti, tra cui anche 277 donne. Netta predominanza dei ciclisti tedeschi (la Germania conta 2.748 iscritti), segue l'Italia (840) e l'Austria (792). I partecipanti italiani, 786 uomini e 54 donne, arrivano da 74 province.
Il via verrà dato alle ore 6.45 nel centro di Sölden, dove i partecipanti verranno accolti da migliaia di bolle di sapone, fuochi d'artificio e dalla colonna sonora «It's a long way home». Saranno i tiratori scelti austriaci a dare il via ufficiale con un potente colpo di cannone.


Saranno oltre 700 i volontari che garantiranno la sicurezza e il servizio ristoro nei cinque punti strategici dislocati lungo il tracciato, dispensando cibo e bevande calde e fresche. Una collaborazione fondamentale che ha contribuito al successo della manifestazione giunta alla sua trentesima edizione.

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