Gli avversari non mancheranno: Evans (l'ultimo vincitore), Wiggins, Schleck Junior, Sanchez, Gesink. Purtroppo non mancherà neppure tantissima cronometro (cento chilometri in totale). Tutto questo si riassume in una parola sola: Tour.
Il 30 giugno, data anticipata causa Giochi olimpici, l'Italietta mignon uscita dal Giro, ulteriormente compressa da Hesjedal, Rodriguez e De Gendt, che certo non sono colossi, questa fragile spedizione azzurra cercherà un po' di spazio e un po' di gloria proprio sul terreno più difficile, lungo le strade di Francia.
Le nostre chanches sono tute concentrate su un nome: Vincenzo Nibali. E' lui, forte in salita e buon cronometrista, il meglio italiano che possiamo spedire in missione. Non certo per vincere- questo francamente avrebbe il sapore del miracolo - ma quanto meno per navigare in zona podio, o giù di lì.
Per riuscire nell'impresa, avrà al suo fianco con la stessa maglia Liquigas l'esperienza e la lealtà di Basso, uscito malissimo dal Giro, ma comunque pur sempre capace di grandi aiuti in montagna.
Più che altro, il vero punto di domanda in casa Liquigas riguarda la delicata gestione della spedizione: Nibali è già accasato altrove per l'anno prossimo (Astana), bisognerà davvero vedere se lui stesso e squadra, in disaccordo su tutto, riusciranno comuqnue a recitare in pieno la propria parte.
Altro? Non molto. Il glorioso ciclismo italiano ormai è fondato su due grandi squadre del circuito World Tour: oltre alla Liquigas, correrà il Tour per diritto acquisito la Lampre di Cunego e Petacchi (a casa invece Scarponi), il che significa al massimo inseguire le vittorie di tappa. Altro non è previsto.
Non ci resta che piangere. La congiuntura è quella che è.
Ma va anche detto che nei momenti peggiori l'Italia della bicicletta è sempre riuscita a inventarsi colpi incredibili e reazioni impreviste. E' questo che in fondo tutti si aspettano da Nibali: sperando che troppe attese non finiscano per stritolarlo. E' l'ultimo pezzo che ci resta, in attesa di una prossima generazione. Chissà quando, chissà come.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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