Cieca per colpa del medico Ai genitori 1,5 milioni di euro

Un milione e mezzo di euro per pagare un errore dei medici. È quanto dovrà versare la Usl 7 di Conegliano per risarcire i genitori di una bimba, tetraplegica e cieca dalla nascita, venuta al mondo nel 2002 nell’ospedale della città trevigiana. Secondo i genitori, il ginecologo avrebbe tentato troppo a lungo di farla nascere con un parto naturale, senza accorgersi che la piccina stava subendo una grave asfissia. Insomma avrebbe dovuto praticare un taglio cesareo per evitare danni alla nascitura. Dopo una causa civile che si è protratta per cinque anni, come riportano i giornali locali, a pochi giorni dall’ultima udienza, i familiari della piccola, che oggi necessita di assistenza continua, hanno raggiunto un accordo con l’assicurazione dell’Usl 7.

«Non c’è somma che possa adeguatamente risarcire danni di questa portata e di questo genere - commenta l’avvocato Giacomo Caldart, che ha seguito il procedimento insieme al collega Stefano Arrigo -. Il trauma encefalico grave, con conseguente paralisi degli arti, è una malattia non solo della persona lesa, ma dell’intera famiglia».

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