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La Cina è vicina anche al Grifone

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Emmanuele Gerboni

Facciamoci una risata tutti insieme, una tiratura di 200 milioni di copie. Titan Sport, il calcio è raccontato in quelle pagine. Una cifra, gigantesca, tra tante. Noi e la Cina, non c'è partita: vincono sempre loro. L'ordine di grandezza è quello, numeri da mal di testa. Un esempio, giusto per capire la realtà che vogliamo esplorare: è un altro mondo, eppure laggiù il calcio è ancora vorrei ma non posso. Soprattutto per quelli che sbirciano con il binocolo dall'altra parte del globo. Anche se qualcosa si sta muovendo. Andiamo, vediamo, scopriamo se l'oro è anche qui. Perugia, la multinazionale di Gaucci, la Cina del football esportata in Italia. Apripista, il bel Paese del pallone che sotto sotto fa una smorfia. Un'operazione come tante, era giusto provarci. Come ha fatto il Genoa. Crediamoci davvero. Grazie anche alla Hsl, società genovese specializzata in comunicazione e marketing. Da diverso tempo, si guarda con interesse alla Cina, la terra promessa del calcio può essere questa. Hanno visto giusto. Negli ultimi dieci anni è lo sport più praticato, perché non andiamo a vedere in diretta?
Massimo Vidulich e Renato Bodi, vertici della Hsl (che avevano guidato il Torino qualche tempo fa ed era il Toro di giovani rampanti come Balzaretti e Quagliarella) hanno stretto, così, una partnership con la New Time sport. Il primo passo è stato questo, un baby cinese in prova al Genoa. 16 anni, Ma Yiming: attaccante dello Shanghai Zobon, il calciatore più giovane della serie A cinese. Da quasi un mese si allena con la Primavera rossoblu di Vincenzo Torrente. Non male, questo il verdetto. Ripartirà la prossima settimana.
E arriviamo alla seconda fase del ragionamento. Cioè il Genoa che sbarca in Cina. Società e giocatori, fascino e tradizione del Grifone. Gao Qi, presidentissimo della New Time Sport e manager di diversi giocatori, è sbarcato ieri a Genova. In serata ha incontrato anche l'amministratore delegato rossoblu Zarbano e oggi sarà allo stadio per assistere alla Partita. Genoa- Juve, uno spettacolo da raccontare anche dall'altra parte del pianeta. L'idea è quella, saliamo sull'aereo e atterriamo in Cina: «Il Genoa si è mosso molto bene, ha capito gli sviluppi che ci possono essere. E credo che ci siano tutti i presupposti per ampliare il discorso», spiega Bodi. Che potrebbe significare anche una tournee in Cina magari alla fine della stagione per capire dal vivo quali prospettive ci possono essere a lunga scadenza. Ma andiamo oltre. Ci sarebbe ancora di più. Il caso di Ma Yiming è soltanto l'inizio di un ragionamento allargato. Perché l'Italia non ha ancora capito le potenzialità offerte dalla Cina. Altri (Ajax e Manchester United) hanno fatto il primo passo, nella lista di quelli che ci hanno creduto ci sono anche il Real Madrid che ha acquistato il 30 per cento di un club di Pechino mentre Feyenoord ha quote di una società di Shanghai.

E l'Italia? E' rimasta in panchina, qualche tentativo isolato, soprattutto la Lazio. Poca fortuna. Oppure poca voglia di crederci davvero. Adesso, la storia si ripete, si scrive di nuovo, si cambia il finale. C'era una volta la Cina, il calcio è bello anche qui.

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