Cinque autobomba fanno strage in Irak

I soccorritori iracheni lo avevano portato dapprima in un ospedale civile

da Bagdad

Un’ennesima raffica di autobomba ha sconvolto Bagdad e la città santa sciita di Karbala, dove quattro esplosioni in rapida successione, almeno due delle quali opera di kamikaze, hanno provocato una trentina di morti e un’ottantina di feriti, in gran parte civili.
All’indomani dell’abbattimento dell’elicottero britannico e dei sanguinosi scontri che ne sono seguiti, a Bassora è intanto tornata una calma carica di tensione, ma il coprifuoco notturno decretato sabato è stato prolungato di un’ora. Una probabile reazione all’odierna diffusione a Bassora di volantini in cui è stato minacciosamente intimato al comando militare britannico di ritirare i soldati di Sua Maestà dal centro della seconda città dell’Irak e di sospendere i sorvoli a bassa quota, pena «reazioni più feroci e più forti».
Dall’estremità opposta del Paese, un segnale di stabilità e distensione è invece giunto dal Kurdistan, dove i due maggiori partiti curdi - l’Unione patriottica (Puk) del presidente Jalal Talabani e il Partito democratico (Dpk) di Massud Barzani - hanno raggiunto un’intesa per la formazione di un unico governo nella regione autonoma nel nord dell’Irak.
La nuova giornata di sangue nella capitale e a Karbala (110 km più a sud) si è aperta intorno alle 9.15 a Bagdad con l’esplosione di una prima autobomba nel quartiere a maggioranza sunnita di Adamiya. L’obiettivo era una pattuglia della polizia, ma l’esplosione ha investito una vicina scuola e un ristorante, provocando un morto e sei feriti, tutti civili. Quasi contemporaneamente, una seconda autobomba - sembra guidata da un kamikaze - esplodeva a un posto di blocco nello stesso quartiere, vicino a un vecchio palazzo di Saddam Hussein, ora utilizzato dall’esercito governativo. Pesante il bilancio: 10 morti e 28 feriti, tra militari e civili iracheni. Ancora ad Adamiya, la terza autobomba nella capitale ha semidistrutto la tipografia del quotidiano filogovernativo Al-Sabah, provocando un morto e 24 feriti. «In segno di sfida ai terroristi, Al-Sabah sarà domani in edicola», ha annunciato il vice direttore del quotidiano Falah Al-Mishal, dopo che i tipografi sono riusciti a riparare una rotativa.
L’attentato più sanguinoso e spettacolare ha però avuto per teatro Karbala, dove un kamikaze alla guida di una Toyota Mark2 imbottita di esplosivo si è fatto saltare in aria vicino al palazzo del governatore, nel pieno centro della città santa sciita, uccidendo 15 passanti e ferendone altri 20. Nel pomeriggio, una quinta autobomba è inoltre esplosa al passaggio di una pattuglia dell’esercito governativo anche a Muqdadiya, vicino Baquba (80 km a nord-est di Bagdad), provocando un morto e quattro feriti tra i militari.


Da registrare infine il macabro ritrovamento di 43 cadaveri a Bagdad: 28 nella zona occidentale di Al-Karkh (sunnita) e 15 in quella orientale di Al-Risafa (sciita), tutti di uomini uccisi con un proiettile alla testa e con evidenti segni di tortura.

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