La città annaspa nella morsa del caldo

Caldo record, fuga dalla capitale. Code chilometriche lungo tutte strade che portano al mare o verso l’Alto Lazio, presi d’assalto da quanti cercano un po’ di refrigerio. Il picco massimo della temperatura a Roma, dunque, ha provocato il primo esodo estivo di centinaia di migliaia di persone che già dalle prime ore del mattino di ieri si sono incolonnate sulla statale Pontina, sulla via del Mare, Aurelia, Cassia, e lungo la Roma Civitavecchia. Afa e malori, del resto, da giorni stanno mandando in tilt gli operatori dell’Ares 118 che hanno visto raddoppiare le richieste di soccorso in strada. Oltre 4500 gli interventi segnalati alla centrale operativa. Le patologie sono sempre le stesse: collassi, pressione bassa, colpi di calore, mentre i pazienti non sempre sono anziani.
«A sentirsi male per il gran caldo - spiegano i medici - sono soprattutto i giovani, per lo più turisti, che camminano per ore sotto il sole». Per scongiurare il peggio in campo i volontari della protezione civile comunale che distribuiscono bottigliette d’acqua nelle stazioni della metropolitana (300mila in pochi giorni), sulla linea B in particolare, dove la temperatura percepita è arrivata a 50 gradi. Tutta colpa di un sistema di vetture climatizzato nemmeno al 50 per cento. «L’amministrazione comunale, per fronteggiare l’emergenza ha predisposto che continui la distribuzione di acqua presso le stazioni della metropolitana della città - dichiara in una nota l’assessore alla mobilità del Comune di Roma Sergio Marchi -. Particolare attenzione è stata rivolta alla metro B dove, da quest’anno, sono entrati in esercizio 6 treni climatizzati e altri 2 entreranno in funzione ad agosto, raggiungendo la copertura del 50 per cento del servizio, in attesa che siano climatizzati i rimanenti treni della linea. Un processo che stiamo cercando di accelerare il più possibile». Sul piede di guerra l’Adoc, l’associazione per i diritti dei consumatori: «Stiamo ricevendo decine di segnalazioni di persone che hanno accusato forti malori e disagi a causa dell’afa e delle temperature elevate sulla metropolitana di Roma - spiega Carlo Pileri, presidente del’Adoc -. Non basta distribuire bottiglie d’acqua alla stazione, una scena da Paese del Terzo Mondo, occorre ammodernare tutto il parco vetture e le stazioni, dotandole entrambe di aria condizionata. Sono soprattutto le fasce più deboli, anziani, bambini, donne in gravidanza, ad avere problemi: non è possibile far viaggiare milioni di cittadini su dei “forni ambulanti”, è inaccettabile e pericoloso». Ostia, Fregene, Anzio come Santa Marinella, insomma, invase da un esercito di vacanzieri, i “forzati della tintarella”, disposti a un viaggio di tre ore di media pur di tuffarsi in mare. Non solo. Mete prese d’assalto dai romani in cerca di fresco località poco battute finora. Come i paesini sui monti della Tolfa, Allumiere e la stessa Tolfa, a 500 metri dal livello del mare, Oriolo Romano (20 gradi centigradi di sera), Barbarano, Bolsena.

Stato di massima allerta, livello 3, per la Protezione civile: nonostante le previsioni meteo annuncino l’arrivo di venti da nord-ovest associati a un minimo di abbassamento delle temperature, l’ondata di calore continuerà a farsi sentire.
yuri9206@libero.it

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