
Le previsioni non lasciano ben sperare, dato che all'orizzonte si profilano ulteriori aumenti, ma è sufficiente il dato degli ultimi tre anni per comprendere come, a causa dell'impennata dei prezzi delle materie prime, il costo di una tazzina di caffè in costante crescita stia inevitabilmente già cambiando le abitudini degli italiani, soprattutto a colazione.
I dati diffusi dal ministero delle imprese e del Made in Italy parlano di un +15% dal 2022 e rivelano come la stangata sulla materia prima abbia influito sul prezzo finale dei caffè e dei cappuccini serviti al bar: seguendo una mappa nella quale viene analizzato il costo di ciascuno dei due prodotti a seconda delle province in cui si effettua l'acquisto, è possibile comprendere quali sono le più economiche e quelle più care.
Per quanto concerne, nello specifico, il caffè, la provincia in cui si paga il prezzo medio più alto per una tazzina risulta essere Benevento, in Campania: nel 2025 un espresso si è assestato su 1,49 euro. Paradossale il fatto che proprio Benevento risulti essere l'unica provincia dello Stivale ad aver registrato un calo rispetto al 2024, per quanto appena dell'1%: secondo i dati in possesso del Mimit, infatti, lo scorso anno si era toccata quota 1,50 euro.
Subito dietro troviamo Bolzano, in Trentino-Alto Adige, dove mediamente una tazzina di espresso costa 1,45 euro, con un incremento del 7% rispetto al 2024, quando per il medesimo prodotto si dovevano sborsare 1,36 euro. Sul terzo gradino del podio si trovano a pari merito Parma e Ferrara, in Emilia Romagna: in entrambe le province per acquistare una tazzina di caffè al bar bisogna spendere mediamente 1,41 euro. Diversa, invece, la percentuale di aumento dei prezzi, dato che a Parma il Mimit registra un +3% rispetto allo scorso anno (1,37 euro), mentre a Ferrara l'impennata è stata più evidente, toccando il +9% (1,29 euro nel 2024).
Analizzando invece i rincari più pesanti, la maglia nera spetta alla Sicilia: tanto a Messina che a Siracusa in soli 12 mesi il costo di un caffè al bar si è incrementato del 12%, passando nel primo caso da 0,95 a 1,06 euro e nel secondo da 1,02 a 1,14 euro.
Diversa la mappa dei costi del cappuccino, dato che in vetta alla classifica troviamo Bolzano, unica città nella quale si superano i 2 euro: il costo medio raggiunge quota 2,24 euro a tazza, con un aumento del 4% rispetto al 2024, quando per il medesimo prodotto bisognava sborsare 2,15 euro. Segue Palermo con 1,89 euro, dove si registra un aumento dell'1% (1,87 euro lo scorso anno). A brevissima distanza la terza provincia, ovvero Siracusa, dove mediamente per un cappuccino al bar si spendono 1,88 euro, ovvero +6% rispetto al 2024, quando costava 1,78 euro.
Analizzando gli aumenti, la percentuale più alta si riscontra a Firenze: se nel 2024 si
pagava 1,41 euro, quest'anno si è arrivati a quota 1,78, pari al +26%. Non solo aumenti, dato che a Gorizia, in Friuli-Venezia Giulia, c'è stato un calo del 12%, col passaggio da 1,67 euro dello scorso anno a 1,47 del 2025.