Almeno un paio di millenni di storia insegnano che spesso basta uno scarto millimetrico, un dettaglio allapparenza insignificante, il ritardo o lanticipo di qualche minuto, per stravolgere il corso degli eventi. Spesso con effetti opposti rispetto a quello che pareva fino a quel momento il corso «naturale» delle cose. Lesempio più citato, fra i tantissimi, è la battaglia di Waterloo del 18 giugno 1815, il cui esito fu determinato (anche) da un errore di movimento del maresciallo Grouchy piuttosto che dal fango causato dalle abbondanti piogge del giorno precedente che impedì a Napoleone di usare i cannoni della sua artiglieria prima di mezzogiorno. E si può immaginare quanto sarebbe cambiata lEuropa se quella giornata avesse visto vincitori i francesi invece degli eserciti della Coalizione.
A volte però - e la cosa è più difficile da accettare razionalmente - a stravolgere o addirittura a «fare» la Storia è un non-evento. Un falso. Una menzogna nata per avvalorare o smentire una pretesa politica, un documento o un libro inventato per giustificare una fede, un mito fondatore per accreditare il passato di un popolo, una voce ripetuta ossessivamente per screditare un gruppo avversario: religioso, politico, economico, etnico... Eminenti storici hanno notato come alcuni degli eventi più gravidi di conseguenze per lumanità - dallavvento del potere temporale della Chiesa alla scoperta dellAmerica, dalla Rivoluzione francese allultima guerra del Golfo - siano stati causati nel peggiore dei casi da truffe e bugie, nel migliore da errori di interpretazione. I casi sono moltissimi, curiosi, e particolarmente indicativi per capire qualcosa in più sulle magnifiche sorti e progressive dellumanità. Tanto da scriverci un libro.
Quello che ha fatto Errico Buonanno, non a caso storico con il passo da romanziere, o viceversa, nel suo saggio Sarà vero. La menzogna al potere. Falsi, sospetti e bufale che hanno fatto la storia (Einaudi, pagg. 362, euro 17), un illuminante resoconto ragionato di tutti i più importanti falsi storici ai quali dobbiamo - senza ormai poterci fare nulla - il mondo così comè. La lettera del favoloso Prete Gianni che sconvolse il Medioevo, un documento apocrifo prodotto dalla propaganda antibizantina per «giustificare» lespansione del mondo cristiano verso Africa e Asia; le perdute e «ritrovate» antiche dottrine dEgitto che sono alle radici della cabala e della sapienza ermetica; i famigerati «manifesti» rosacrociani; i Secreta Monita che hanno dannato per secoli i «malvagi» Gesuiti; i «piani segreti» degli Illuminati di Baviera che hanno fatto la sfortuna di qualche regnante europeo e la fortuna di Dan Brown; e poi i funesti Protocolli dei Savi di Sion, le centinaia di documenti top secret su Ufo e civiltà aliene, le migliaia di carte «svelate» che hanno alimentato nei secoli complottismi e templarismi vari, le testimonianze «inedite» che riempiono la Rete sull«altra verità» dell11 settembre 2001...
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