Colonnara, il Verdicchio come destino

C olonnara è una cooperativa che ha sede a Cupramontana, nelle Marche, in una delle zone maggiormente vocate per il Verdicchio, uno dei grandi bianchi italiani. Si tratta di una realtà con 110 associati che coltivano 120 ettari posti sulla riva destra del fiume Esino, a quote più alte rispetto alla sinistra, ciò che garantisce una maggiore influenza dell'Appennino umbro-marchigiano sui vigneti posti tutti a quote comprese tra i 350 e i 650 metri. Le uve raggiungono la maturazione più lentamente, mantenendo le caratteristiche di acidità e quindi di longevità.

La carta dei vini Colonnara è molto ricca in coerenza con la grande varietà di terreni ed esposizioni. Ci sono molti bianchi (a base Verdicchio ma anche Pecorino e Passerina), alcuni rossi e svariati spumanti, tipologia per la quale la cooperativa vanta un vero primato regionale. Noi abbiamo assaggiato alcune etichette di Verdicchio tutte assai interessanti. Il Tùfico (nome e accento entrambi partoriti dal grande Luigi Veronelli) è un Verdicchio dei Castelli di Jesi Riserva da un piccolo «cru» che al naso è ricco di frutta, spezie e pietra focaia e in bocca persistente ed equilibrato. Il Cuapro è un Verdicchio Classico Superiore biologico di grande scuola, magnificamente equilibrato a dimostrare come ormai i vini «bio» non hanno nulla da invidiare agli altri. Il Cuprese è il vino simbolo dell'azienda, fruttato ed elegante, che promette una grande longevità.

Colonnara produce anche alcune etichette di spumanti: la Cuvée Tradition è un metodo charmat perfetto per accompagnarsi alle olive ascolane; il Luigi Ghisleri,

dedicata all'ex presidente della coop, è un metodo classico che fa 24-30 mesi di riposo sui lieviti e ne esce fresco e complesso; e l'Ubaldo Rosi, altro metodo classico nobilissimo (60 mesi sui lieviti), burroso e sontuoso.