Il colpo dala di Mamma Rai è arrivato a fine giornata. Una parata, una risposta difensiva, una contromossa per tamponare la falla. Meglio che niente, però. Victoria Cabello condurrà Quelli che il calcio, al posto di Simona Ventura che è volata a Sky. Chissà chi ci guadagnerà davvero. Paradossalmente da una perdita oggettiva, a lungo andare può scaturire un vantaggio. La Cabello è tuttaltra storia da SuperSimo. Meno pop, più snob. Una conduttrice di nicchia. Che, ancora paradossalmente, sembra più adatta alla pay tv che a un canale generalista. Dovrà sintonizzarsi sul pubblico di Raidue. Ma questi sono affari del direttore di rete e degli autori del programma.
Ciò che conta ora è constatare che la Rai non riesce a tenersi i suoi big. A blindare le sue star. Non le difende, non le valorizza. Se nè andato Roberto Saviano. Se nè andata Simona Ventura, una che non ha esitato a tuffarsi dallelicottero nel mare dellHonduras per risvegliare gli ascolti languenti dellultima edizione dellIsola dei Famosi. E che tra pochi giorni promuoverà MySkyHd. Chi lavrebbe detto. Chissà cosa accadrà con Santoro (15 milioni di introiti pubblicitari in eredità allazienda) e la Gabanelli (inchiestista di razza).
Qualcuno sostiene che il nuovo dg Lorenza Lei è lì a smantellare ledificio, una trave alla volta. Ma probabilmente non è solo una questione di manager. Poche settimane fa tutti gli addetti ai lavori hanno elogiato Biagio Agnes per la tenacia con la quale difese la Rai dalloffensiva della tv commerciale. Ma anche il grande Biagione lasciò andare Baudo e la Carrà alla concorrenza. Che, al tempo, era costituita solo da Canale 5.
Ora lo scenario è assai più complesso. I competitor sono ben di più e ben più attrezzati. Pronti a cavalcare la tecnologia. Invece la Rai rimane sempre uguale. Strappata dai tira e molla della politica, terra di conquista dei partiti, affidata a direttori che stanno sullaltalena, gestita da editori spuri. In queste condizioni non può che navigare a vista. Il 7 luglio, data del prossimo Cda, molti nodi verranno al pettine.
I terzi e quarti poli continuano a crescere. Si fanno più agguerriti.
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