Dal completino elegante all’acconciatura noglobal

Libero sfogo alla varietà d’abbigliamento per assessori e consiglieri

Dal completino elegante  all’acconciatura noglobal

Tutti in giacca e cravatta. Nessuno col grembiule nero. Tutti composti con le braccia conserte. Nessuno con le gambe accavallate sotto i banchi. In molti accompagnati dai parenti di partito. Al posto del fiocco blu le Regimental care a Finollo per i maschietti. Al posto del fiocco rosa camicette, alcune di pizzo, per le femminucce. Tutte, ovviamente, con il look elegante di chi è stata poche ore prima dalla parrucchiera. Lui, il preside, pardon, il presidente, a ricevere sull'uscio dell'aula i 37 consiglieri per il primo giorno di scuola in Provincia. Per l'inaugurazione del Repetto bis, l'onorevole della Margherita indossa un completo beige, camicia vinaccia con righini rossi e gialli, cintura e mocassini colore marrone chiaro, cravatta a piccoli scacchi bordeaux tendente al rosso. Elegante come tutte le altre volte. «Mi vesto da solo, ma con il placet di mia moglie che se non trova tutto a posto poi storce il naso». Piglio deciso, ma anche emozionato. Un sorriso da chi è soddisfatto di come sono andate le elezioni. Con la convinzione di ripetere l'en plein di altri cinque anni di mandato, stringe mani a tutti, consiglieri di opposizione compresi, sorride a fotografi e telecamere che lo intervistano. Dall'altra parte la sua avversaria, Renata Oliveri, in un completino estivo di colore scuro, un trucco appena accennato, nessun gioiello sgargiante indosso, ma con la penna in mano e il foglio sul banco per prendere appunti. Pronta a sferrare l'attacco alla giunta di centrosinistra. Una donna impegnata, ma allo stesso tempo elegante e attenta a ogni parola sillabata dai consiglieri di opposizione. Elegante come Raffaella Della Bianca, camicia chiara e completo raffinato, impegnata pure lei a prendere appunti.
Completo nero che riprendono il colore corvino dei capelli ritti, un pochino alla no global, per l'assessore al personale Milò Bertolotto «ma con accessori rosso fuoco che sono d'obbligo, ci mancherebbe». Jeans alla pescatora, babbucce scure, maglietta e giacca sportiva, non poteva essere altrimenti, per il nuovo assessore alla caccia pesca, Renata Briano. Completino, camicette, chi scure, chi chiare, per le altre ministre del parlamentino, dall'assessore al territorio Manuela Cappello, alla collega al trasporto e turismo, Anna Maria Dagnino, a quella all'istruzione Monica Puttini, a quella al bilancio Franca Sanò. Gonna sotto al ginocchio, camicetta e giacchina estiva scura per la vicepresidente Marina Dondero, battagliera come le altre volte, stretta al braccio di Repetto per le foto ricordo. Nel centrosinistra i primi a togliersi la giacca, anche per cominciare interventi di ferro e fuoco contro il centrodestra, sono i consiglieri di Rifondazione. In maniche di camicia, Benzi, Fraccavento e Corradi, cominciano a scaldare gli animi.

A rispondere Lorenzo Zito, di Forza Italia, il primo a contrastare i colleghi di centrosinistra, abbottonandosi la giacca scura indossata sopra la camicia a quadretti bianco e azzurri e la vistosa cravatta gialla fantasia. Toni accesi, ma senza esagerare. Almeno il primo giorno.

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