Consigliere cambia partito: 4 colpi di pistola contro la serranda del suo bar

L'atto intimidatorio è avvenuto sabato notte a Roma quando ignoti hanno sparato contro l'esercizio commerciale di Mario Disli, che due giorni fa ha lasciato il centro destra per passare al Pd. Sul caso indagano gli agenti del commissariato Casilino, della squadra mobile e della Digos

Quattro proiettili contro la serranda del suo bar per condannare il passaggio dal centro destra al Pd. Così qualcuno sabato notte ha pensato di punire il consigliere dell'VIII municipio Mario Disli, proprietario dell'esercizio commerciale che si trova in via Siculiana, a Tor Bella Monaca.
«Ci sono i fori di quattro proiettili - spiega Disli - uno dei quali ha colpito la colonna del frigo dei gelati e un altro la moto di mio figlio, parcheggiata all'interno del bar».
L'atto intimidatorio sarebbe avvenuto dopo la mezzanotte.
«Tutta la nostra famiglia - aggiunge - abita proprio sopra il negozio. Anche mio figlio sposato. Proprio lui ha raccontato che tra mezzanotte e mezza e l'una ha sentito dei rumori, ma poi si è rimesso a dormire. È sceso in tarda mattinata per fare le pulizie nel locale, che la domenica è chiuso, e si è reso conto di quanto era successo». Delle indagini si occupano gli agenti del commissariato Casilino, la squadra mobile e la Digos.
«È deplorevole - interviene il consigliere comunale del Pd Dario Nanni - che questo avvenga proprio a pochi giorni dal passaggio di Disli al Pd. Venerdì mattina, infatti, si era svolta la conferenza stampa nella quale il collega aveva spiegato le ragioni che lo avevano portato a lasciare la maggioranza di centro destra per passare all'opposizione. Spero che al più presto si faccia chiarezza sulle responsabilità di questo gravissimo episodio d'intimidazione nei confronti di un'uomo genuino e coraggioso. Chi lo conosce sa perfettamente che la sua scelta è dettata unicamente dall'etica politica».
«Mi devono uccidere, togliere di mezzo, perché io smetta di fare il consigliere municipale - commenta l'interessato -. Sono 40 anni che ho il bar a Tor Bella Monaca. Dal '66 vivo in questa zona e mai, mai ho avuto un problema, un avvertimento, una minaccia, neanche la più piccola discussione. Quindi è chiaro che la ragione di questo attentato è legata al mio cambio di partito».
Dopo i primi rilievi tecnico-scientifici eseguiti dai poliziotti, il ventaglio delle ipotesi investigative sembra ancora aperto. «Certamente - ipotizza un agente - il fatto che il locale colpito sia riconducibile a una persona impegnata politicamente avrà la sua valenza nelle indagini. E certamente avrà peso anche il fatto che Disli abbia scelto, proprio pochi giorni fa, di schierarsi con il Pd». Quando arriveranno i risultati balistici la Digos dovrà valutare il movente. Non si esclude che ci sia il racket dietro a questa intimidazione. Intanto in queste ore gli investigatori stanno ascoltando sia i titolari del bar sia eventuali testimoni che possano aver udito o visto qualcosa.
«A Disli voglio manifestare la mia più sincera solidarietà - interviene il sindaco Gianni Alemanno -.

La violenza, da qualunque parte provenga e ovunque sia diretta, non è una voce compresa nel lessico della politica. Esprimo la più ferma condanna e auspico che gli inquirenti facciano al più presto luce sull'accaduto assicurando i colpevoli alla giustizia».

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