Il consiglio utile: ai cuccioli evitate i randagi

Il consiglio utile: ai cuccioli evitate i randagi

B ene, complimenti. Ora avete un nuovo ospite in casa, arrivato giusto a Natale e invocato da tempo, con infantile insistenza, dai bambini. Alla fine vi hanno convinto e, dopo infinite raccomandazioni ai figli sulla gestione del quattro zampe, Babbo Natale lo ha consegnato a destinazione. Sarà dunque utile qualche consiglio di base per far sì che crescano senza problemi di salute e di comportamento e anche perché i cuccioli hanno un' irresistibile attrazione per i pericoli e sono capaci di mettersi nei guai in qualunque momento.

Se si tratta di un cane, la prima cosa da fare in assoluto è un controllo dal veterinario anche se, quando l'avete acquistato o adottato, vi hanno dato tutte le garanzie di questo mondo. Non si tratta di sfiducia nei confronti degli allevatori o di chi gestisce rifugi e oasi, ma semplicemente di controllare lo stato di salute, le vaccinazioni e i trattamenti antiparassitari durante l'acclimatamento in una nuova zona e in una nuova abitazione. Il colloquio con il veterinario servirà anche a gettare le basi per un adeguato accrescimento del cucciolo nei mesi futuri.

Di sicuro, la prima regola da rispettare è quella di evitare che il piccolo frequenti cani, soprattutto cuccioli, di ignota origine e quindi probabilmente non vaccinati. Le sue difese immunitarie sono ancora deboli e forse non ha ancora terminato il ciclo delle vaccinazioni per cui potrebbe essere esposto ad agenti virali che infettano gli altri cuccioli. Questa precauzione è utile nei primi 10-15 giorni, poi però bisogna assolutamente che il cucciolo cominci a frequentare i suoi consimili, giovani o anziani che siano, così come le persone. È la cosiddetta fase di socializzazione in cui il cane impara a convivere in modo adeguato con animali della stessa specie e soprattutto con l'uomo, senza averne paura o mostrare atteggiamenti di avversità nei suoi confronti.

Per quanto riguarda il gatto, di solito, questo problema non si pone perché, almeno finchè è un cucciolo, rimarrà sempre in casa e non avrà quindi possibilità di frequentare piccoli, magari randagi, della stessa specie. Il gatto, specie quando è giovane e inesperto, è un vero e proprio maestro nel cacciarsi nei guai. La sua curiosità è proverbiale e supera spesso quella giusta paura dell'ignoto che l'istinto dovrebbe alimentare.

Attenzione ai balconi, da cui cadono facilmente, occhio alla lavatrice in cui sono entrati per ispezionarne il cestello e non sorridete se vi dico di fare attenzione al frigorifero e al forno. Non è il primo che ci casca, con le ovvie conseguenze.

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