Quello del credito alle imprese, resta il tema fondamentale, per lo sviluppo economico italiano. Su Dossier, un lungo intervento di Vincenzo Consoli, amministratore delegato di Veneto Banca, ne spiega i motivi. «Il rapporto instaurato con la nostra clientela - dice - è fatto di una vicinanza che, non significa solo presenza sul territorio ma, anche conoscenza profonda delle caratteristiche e delle particolarità identificative di quel territorio. Un legame diretto, costruito nel tempo e basato sulla fiducia reciproca che, negli anni, ci ha dato grandi soddisfazioni, tanto da replicarlo in tutte le aree in cui, oggi, siamo presenti».
Secondo Consoli, proprio nella natura della banca popolare, risiede la volontà di agire, per promuovere lo sviluppo delle economie locali.
«Abbiamo - aggiunge lamministratore delegato di Veneto Banca - una particolare attenzione verso le piccole e medie imprese. Ricordo iniziative come Cresci impresa, uno stanziamento di 200 milioni di euro destinato alle aziende trevigiane, per il finanziamento del ciclo produttivo o per l'acquisto di beni strumentali. Altri punti importanti: l'adesione alla moratoria dell'Associazione bancaria italiana e le nuove misure per il credito alle Pmi che prevedono la sospensione della quota capitale dei finanziamenti o l'allungamento della durata del mutuo. Attraverso le banche locali, poi, per contrastare la crisi, sosteniamo l'economia reale, le famiglie e - grazie alle nostre fondazioni - appoggiamo iniziative sociali, culturali e in difesa dell'ambiente. Oggi, essere ottimisti è, oggettivamente, difficile. Occorre, però, guardare al futuro con positività.
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