Conti in rosso, Comune a caccia di sponsor

IL BILANCIO Via alle gare per restauri ed eventi. Dai lavori del Planetario alle esposizioni di Palazzo Reale, Palazzo Marino cerca 12 milioni per la cultura

Conti in rosso, Comune a caccia di sponsor

Per restaurare il Planetario servono quattro milioni di euro. Per sei mostre che si alterneranno a Palazzo Reale fino all’autunno, 600mila euro (150mila solo per l’antologica dedicata a «Dario Fo e Franca Rame»). Grandi progetti - e 960mila euro di spesa - per le biblioteche, dai Bibliobus (i «libri in movimento, costo 150mila euro) al restauro delle tele nella saletta del Grechetto, alla Sormani (circa 350mila euro). La cultura batte cassa: sos ai privati perchè l’assessorato ha «in programma per il 2012 un ricco calendario di iniziative» ma è «necessario individuare sponsor» per ottimizzare i costi del Comune. L’ultima giunta ha approvato le linee di indirizzo per aprire un bando e reperire con gara quegli enti pubblici, privati, imprese o altri soggetti che sono disposti a investire su eventi, manifestazioni culturali e promozionali, mostre, restauri, valorizzazione delle sedi culturali in programma fino a fine anno. La giunta sta cercando di recuperare i 580 milioni di euro per il coprire il buco di bilancio 2012, e per salvare i servizi i tagli rischiano di colpire pesantemente settori come gli eventi e il tempo libero. La Cultura quindi va a caccia di almeno 12 milioni di euro.
Un fund raising a tutto campo: dall’iniziativa «Mi Food, tutti a tavola» (400mila euro) al Break in jazz che si svolgerà all’aperto tra metà maggio e metà giugno (30mila euro), l’Arena estiva a Palazzo Reale (100mila euro), la progettazione e realizzazione di tre aule all’Acquario e il recupero della vasca verticale che apre il percorso (125mila euro). La campagna di comunicazione per il Museo del Novecento costa (e ha bisogno di) almeno centomila euro. Aspetta «benefattori» il Museo del Risorgimento per veder partire il restauro della facciata di Palazzo Moriggia (150mila euro). Quasi 2,6 milioni di euro alla voce Castello Sforzesco, tra mostre, acquisto di opere, installazione di totem.
Sos ai privati, requisiti richiesti: coerenza con gli interessi pubblici, assenza di contenziosi o conflitto di interesse tra attività pubblica e privata oggetto della sponsorizzazione. Sono «in ogni caso escluse», è precisato nelle linee guida, le «sponsorizzazioni riguardanti la propaganda di natura politica, sindacale e religiosa di dubbia moralità, i messaggi offensivi incluse le espressioni di fanatismo, odio o minaccia o comunque lesive della dignità umana». Messi i paletti, gli enti pubblici, privati, le imprese o altri soggetti che vogliono raccogliere l’appello del Comune (in cambio di visibilità su manifesti, opuscoli, campagne di comunicazione o ulteriori forme di compensazione come una quantità di riduzioni sugli ingressi o anteprima dell’evento in esclusiva) presenteranno le offerta e saranno valutate da dirigenti e funzionari del Comune soprattutto secondo il criterio del «maggiore finanziamento possibile». Chi più sgancia.

Se alla scadenza riportata per ogni singola iniziativa non risultassero offerte adeguate o l’avviso fosse andato deserto, il Comune si riserva «la facoltà di recepire anche proposte spontanee al di fuori del bando». Per ottenere un evento in esclusiva i candidati devono garantire almeno il 70% del finanziamento, o rassegnarsi a condividere i manifesti con altri loghi.

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