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«Contrabbanda» chewin gum al tabacco in Buthan, monaco condannato a 3 anni

Il piccolo Paese, grande due volte la Lombardia, punta ad aumentare la «Felicità Interna Lorda» piuttosto che il «Prodotto interno lordo». Con questo intento ha bandito sigarette e affini compreso la gomma da masticare. L'imputato non lo sapeva ed è stato arrestato al rientro dall'India con in tasca la «merce proibita»

Nel quadro della ricerca della felicità per il suo popolo, re Jigme Khesar Namgyal Wangchuck, sovrano del Buthan l'anno scorso aveva promulgato una legge che metteva al bando il tabacco e ogni suo derivato. Stabilendo forti tasse per l'importazione. Una legge in cui è caduto uno sprovveduto monaco che aveva con se delle gomme da masticare. Al tabacco però. È per questo l'altro giorno è stato condannato a tre anni di carcere. Rendendolo di sicuro, estremamente infelice.
Il Buthan è uno staterello incastrato tra India e Cina, a cavallo del Tibet, retto da una monarchia costituzionale. Conta appena 650mila abitanti, distribuiti su 47mila chilometri quadrati, vale dire due volte la Lombardia. Su questo piccolo Paese regna da un secolo la dinastia dei Wangchuck, capostipite Sua Maestà Ugyen Wangchuck, salito al trono nel 1907. L'attuale monarca, chiamato Druk Gyalpo (Re Drago), è Jigme Khesar Namgyal Wangchuck, quinto della successione dinastica, salito al trono nel 2006 dopo l'abdicazione del padre Jigme Singye Wangchuck. Proprio quel Jigme Singye Wangchuck che negli anni Settanta iniziò a parlare di «Felicità Interna Lorda», «Gross National Happiness», come principio guida dello sviluppo. In altri termini lo sviluppo è costituito da più dimensioni rispetto a quelle associate al «Prodotto Interno Lordo» e deve essere considerato come un processo che cerca di aumentare la felicità piuttosto che la crescita economica. La «Felicità Interna Lorda», sostenne il monarca, pone la persona al centro dello sviluppo riconoscendo che l'individuo ha bisogni di natura materiale, spirituale ed emozionale.
E per raggiungere questo ambizioso traguardo i sovrani del Buthan hanno iniziato a promulgare una serie di leggi, ultima delle quali, l'anno scorso, per proibire fumo, tabacco e suoi derivati, ponendo rigide regole per i fumatori e stabilendo forti tasse per l'importazione di tabacco. E in questa sorta di tagliola è finito un pacifico monaco di 23 anni, arrestato per possesso illegale di un importante quantitativo di gomme da masticare al tabacco. Sonam Tshering è stato bloccato il 24 gennaio a un posto di frontiera mentre rientrava a piedi dall'India e trovato in possesso del prodotto incriminato. Dopo un mese di carcere, l'altro giorno è stato condannato a tre anni di carcere da un tribunale di Thimphu, capitale del piccolo Paese. Dopo aver preso conoscenza della sentenza, la prima dall'adozione della nuova legge, il giovane monaco, trattenendo a stento le lacrime, ha detto che «se avessi saputo della sua esistenza, non l'avrei certo trasgredita. Dovevo essere punito, ma non in modo così pesante». Durante l'interrogatorio, Tshering ha sostenuto di non essere stato a conoscenza di una legislazione riguardante l'uso del tabacco e che comunque le gomme da masticare erano per il suo consumo personale di un anno. Pur avendo indicato la persona che gli ha venduto il prodotto sequestrato, il giudice gli ha inflitto tre anni di prigione, che sarebbero stati inferiori se fosse stato possibile catturare il fornitore.
La legge per il controllo del tabacco è stata considerata troppo «draconiana» dal leader dell'opposizione in Parlamento, Tshering Tobgay. Per lui, «l'obiettivo che si pone la legge è molto buono, ma essa impone pene esagerate per quanti violano le sue disposizioni, e questo a mio avviso non è in linea con i principi del nostro Prodotto nazionale di felicità».

Difatti il monaco condannato in nome di questo ambizioso obiettivo, sembra si sia dichiarato assai poco felice all'idea di passare tre anni in carcere.

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