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Quei fondi Ue all'ateneo turco che commemora il 7 ottobre

L'Università Islamica di Scienza e Tecnologia (Gibtu) di Gaziantep è da mesi al centro delle polemiche per la sua linea filo Hamas ma la partecipazione all'Erasmus+ è stata rinnovata per la quarta volta

Quei fondi Ue all'ateneo turco che commemora il 7 ottobre
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Continua a destare perplessità la partecipazione dell'Università Islamica di Scienza e Tecnologia (Gibtu) di Gaziantep, in Turchia, ai programmi finanziati dall'Unione europea. A confermare la persistenza di questi è, ancora una volta, Pierre Chamatin sul Journal du Dimanche, dove rivela il rinnovamento, per la quarta volta, della partecipazione al programma Erasmus+, con contestuale integrazione nel Corpo europeo di solidarietà per la seconda volta, fino al 2027. Al momento, questo è il limite temporale per la Turchia l'attuale ciclo di finanziamento pluriennale per diversi programmi dell'Unione Europea. Perché la Gibtu è un caso? Perché sotto la guida di Şehmus Demir l'ateneo si è orientato su posizioni sempre più filo-Hamas e anti-israeliane. Quest'anno è stato commemorato il "secondo anniversario dell'Operazione 'Diluvio di al-Aqsa'", l'operazione terroristica condotta da Hamas in Israele il 7 ottobre 2023, aggiungendo che per loro "il 7 ottobre non è solo un giorno di resistenza, ma una svolta storica che ha ripristinato l'onore della Ummah".

Il caso di questa università è noto ormai da tempo ma, come ha sottolinea Chamatin nel suo articolo, l'Ue si è resa protagonista di un paradosso perché i finanziamenti Erasmus+ vengono distribuiti dalle agenzie nazionali sotto la supervisione della Commissione e in Turchia l'agenzia nazionale dipende dal Ministero degli Affari Esteri e il suo direttore, Ilker Astarci. Quando è scoppiato il caso alcuni mesi fa, l'Unione europea ha voluto avviare un'indagine per capire cosa accade in Turchia ma ha affidato le operazioni a quella stessa agenzia, il cui direttore ha posato di recente accanto al rettore, che non molto tempo fa ha omaggiato Ismail Haniyeh, leader di Hamas ucciso da Israele. "La Commissione chiede a persone che sono esse stesse sospettate... di condurre le indagini! Questa è follia. O abbiamo a che fare con utili idioti che non capiscono nulla, o con persone che dimostrano una compiacenza estremamente grave", ha dichiarato Fabrice Leggeri, deputato europeo RN.

Il Parlamento europeo, nonostante tutto, quest'anno con due diverse risoluzioni ha già invitato la Commissione europea a "rompere ogni legame con questa università", criticando fermamente "la mancanza di vigilanza" mentre la dirigenza dell’università aveva "pubblicamente espresso il proprio sostegno ad atti terroristici". Chamatin ha contattato la Commissione europea e non ha avuto alcun seguito alle sue richieste.

Dirk Gotink, deputato olandese del Ppe, ha chiesto "la sospensione di tutte le procedure di finanziamento fino alla conclusione dell'indagine", sostenendo che sia "inconcepibile che i fondi europei vadano a beneficio di istituzioni che glorificano e celebrano atroci atti terroristici e sostengono organizzazioni islamiste in violazione dei valori dell'Ue".

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