Corea del Nord: Kim Jong-Il forse colpito da un ictus

Pyongyang. Kim Jong-Il colpito da un ictus. È l’ipotesi avanzata dall’intelligence americana per spiegare l’assenza ieri del «Caro leader» alla parata per il sessantesimo anniversario dalla fondazione della Corea del Nord. Il vistoso vuoto ha fatto riemergere i dubbi sullo stato di salute di Kim fatti circolare già nei giorni scorsi da fonti sudcoreane. L’erede dell’ultima dittatura stalinista era invece presente alla stessa cerimonia nel 1998 e nel 2003, in occasione dei 50 e i 55 anni dalla nascita dello Stato comunista fondato dal padre. Kim non fa apparizioni in pubblico da circa 40 giorni. Osservatori pensano che le sue assenze dipendano da tensioni all’interno della leadership o dalle fobie del leader, che si nasconde in bunker nel timore di possibili attacchi aerei statunitensi. È anche vero che Kim Jong-Il soffre di diabete e scompensi cardiaci. Da Washington l’intelligence Usa ha ipotizzato un ictus, appunto, risalente a un paio di settimane fa. Gli esperti Usa affermano, però, di non avere notato a Pyongyang alcun indizio di cambiamenti o movimenti ai vertici del potere o tra le alte gerarchie dell’esercito, unica reale forza organizzata e strutturata. E che resta l’ago della bilancia per gli assetti di potere nel Paese in preda a una grave crisi economica e devastato dalla carestia.

Stando alle informazioni riportate dal quotidiano sudcoreano Chosun Ilbo, il dittatore sarebbe «letteralmente crollato a terra lo scorso 22 agosto»; ma non vengono forniti ulteriori dettagli in merito alla causa del malore.

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