Corea del Nord, propaganda osanna il figlio di Kim

Il «Giovane generale» parlerebbe numerose lingue tra cui l'italiano (imparato in Svizzera) e sarebbe in grado di risolvere magicamente il problema della fame nel suo Paese

Kim Jong-un, il «Giovane generale» terzogenito del «Caro leader» nordcoreano Kim Jong-il, parla anche italiano.
L'efficiente macchina della propaganda viaggia a pieno ritmo nell'ultimo baluardo stalinista al mondo, impegnata a osannare senza sosta la figura di colui che è chiamato a rappresentare la terza generazione della famiglia Kim al potere.
Le autorità della Corea del Nord stanno compiendo uno sforzo senza precedenti per diffondere nel Paese il culto della personalità del giovane delfino descritto come «leader straordinario» ed esperto di svariate discipline.
I cittadini nordcoreani sarebbero stati costretti a seguire un programma speciale su Kim Jong-un il 10 ottobre, il giorno della grande parata militare per festeggiare il 65° anniversario dalla fondazione del partito dei Lavoratori e la sua presentazione ufficiale. Il delfino è «un genio» con «profonda conoscenza di politica, economia, cultura, storia e affari militari, oltre a essere in grado di parlare molte lingue straniere».
Ha piena padronanza, infatti, di inglese, tedesco, francese e addirittura italiano, risultato degli studi all'estero incluso il periodo di collegio svizzero durante l'adolescenza, e ha imparato, malgrado i suoi 27-28 anni, anche cinese, giapponese e russo «pur se impegnato nel fitto programma di aiuto del padre per la guida del Paese».
Alle sue innate capacità da leader sarebbe legata la corsa di Pyongyang agli armamenti atomici, che per la propaganda è il frutto della decisione del giovane rampollo di «dotare il Paese di mezzi adeguati a contrastare le altre potenze atomiche», tra cui Usa e «alleati imperialisti».
Non mancano aneddoti prodigiosi per alimentare il culto della personalità: in un opuscolo della federazione degli agricoltori si racconta che l'erede, durante un'ispezione a fianco del padre in una comune agricola nel 2008, donò un suo fertilizzante speciale che fece moltiplicare «miracolosamente» il raccolto fino a 15 tonnellate di grano in meno di 10.000 metri quadri di terreno, «lasciando di stucco anche gli esperti».


Secondo un'altra fonte locale, il materiale è stato accolto con riservata ilarità dai contadini, felici di «accogliere il giovane Kim in ogni fattoria del Paese per mettere fine alla crisi alimentare», in modo che l'unica preoccupazione sarebbe stata «come liberarsi del cibo in eccesso».

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