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Corsie riservate, taglio ai pass ma per ora si salvano le moto

Giro di vite contro i privilegiati delle corsie preferenziali, ovvero chi dotato di pass può scorrazzare liberamente nelle corsie riservate ai mezzi pubblici. Vecchi privilegi della politica, ma non solo, diciamo di alcune categorie professionali in uso in città dal lontano 2000 quando vennero create le prime preferenziali, sotto la giunta Albertini. I 4078 pass per la libera circolazione, infatti, sono nelle fortunate mani di politici, magistrati, dipendenti di ditte e società, consolati e ambasciate, sindacati, partiti politici che possono applicarli anche sul mezzo privato. Il singolo pass è collegato al numero di targa che il consigliere comunale o regionale, il deputato o il senatore, comunica: il controllo viene fatto quindi attraverso le telecamere, che possono quindi identificare l’auto ma non il conducente, tanto per dirne una.
Ora l’assessore comunale alla Mobilità Pierfrancesco Maran ha deciso di dire basta e di tagliare del 40% i pass in circolazione. «Vogliamo ridurre il numero dei pass del 40% circa, ma non abbiamo intenzione di fare la caccia alle streghe - tranquillizza Maran -: semplicemente non rinnoveremo i permessi che riteniamo ingiustificati alla loro naturale scadenza. Così non può andare avanti, anche perchè tutte queste auto intralciano e rallentano i mezzi». Salvi al momento moto e motorini, «ammessi» da un anno e mezzo circa in 8 corsie preferenziali, nonostante l’invito della capogruppo di Sel Patrizia Quartieri. «Valuteremo - replica Maran -. In gioco c’è anche la sicurezza dei motociclisti, comunque questa non è la priorità».
L’appuntamento è per giugno - luglio. Per quanto riguarda i nuovi criteri per l’assegnazione sarà la commissione consigliare Mobilità a discuterne e a stabilire delle linee guida, che andranno condivise dalla giunta. «Certamente la politica farà la sua parte, anche perché si tratta di privilegi non giustificabili». Così potrebbero dire addio ai permessi speciali anche i sindacati, i partiti, aziende e società private. Banche, istituti di credito e di vigilanza privata, mezzi usati dalla stampa. Diversa la situazione, per esempio, degli ufficiali giudiziari che usano il mezzo privato per ragioni di servizio.
Al momento a ognuno dei 48 consiglieri comunali viene assegnato di default un pass per le corsie preferenziali e uno per la sosta. Un bell’incentivo all’uso del mezzo privato, non c’è che dire. Lo stesso vale, ça va sans dire, per i membri della giunta. Privilegi non giustificati dal l’incarico, men che meno ora con la nuova amministrazione ecologista.

Godono dell’agevolazione - stabilita da un’ordinanza del sindaco del 1 giugno 2000 - anche i membri del parlamento europeo e degli organismi dell’Unione europea, senatori, deputati, presidenti dei consigli di zona, consolati e ambasciate, vetture al servizio di magistrati e uffici giudiziari, mezzi privati dei membri dell’Oreco, mezzi privati dei membri del consiglio camerale della Camera di Commercio.

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