Come si chiamava la vera «Marinella», quella scivolata nel fiume che cantava De André? Dove si trova lufficio delle cose perdute di Gino Paoli e il portone di «La città vecchia» nel dedalo dei caruggi tanto caro allindimenticabile Fabrizio? Chi aveva nel cuore Luigi Tenco mentre poetava in musica «Mi sono innamorato di te»?.
Sono alcune delle domande la cui risposta si trova in «Parchi di parole. Genova e la sua provincia nelle opere di cantautori e poeti». Un libro, promosso dalla Provincia di Genova, che è anche guida turistica, da leggere e consultare, per trovare o ritrovare i posti cantati e vissuti dai massimi interpreti della canzone dautore e della poesia. Ecco così città, riviera e lentroterra attraverso la poesia di Montale, Caproni o Sbarbaro e quella in forma di canzone di Faber De André, Gino Paoli, Luigi Tenco, Bruno Lauzi, Umberto Bindi o Ivano Fossati. E sono davvero infiniti i luoghi (strade, piazze, scorci, locali e angoli appartati) che sono lanima di questa insolita guida della casa editrice Galata.
Così cantautori e poeti hanno vissuto Genova
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