Acronimo di «Divieto di accesso alle manifestazioni sportive», il Daspo è un provvedimento introdotto in Italia con la legge 401 del dicembre 1989, e ha lo scopo di prevenire e contrastare la violenza nelle kermesse sportive, in particolare negli stadi in occasione delle partite di calcio. È una misura che viene emessa direttamente dal questore, e la sua durata è compresa tra uno e cinque anni, in base alle modifiche previste dal decreto Amato, emesso nel 2007 dopo i violenti scontri del 2 febbraio di quell’anno a Catania al termine della partita fra la squadra locale e il Palermo, nei quali trovò la morte l’ispettore di polizia Filippo Raciti. Il Daspo può essere accompagnato dall’obbligo per l’interessato di presentarsi a un ufficio di polizia in concomitanza dello svolgimento della manifestazione sportiva per la quale è stato disposto il divieto. Il provvedimento viene sempre notificato all’interessato ma, nel caso in cui si affianchi all’obbligo di comparizione, è comunicato anche alla Procura presso il tribunale competente.
Entro 48 ore dalla notifica, il procuratore chiede la convalida al gip che deve provvedere entro le successive 48 ore. In caso di documentate e gravi emergenze, l’interessato può comunicare il luogo in cui è reperibile durante lo svolgimento della manifestazione sportiva cui gli è negata la partecipazione.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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