Dallidea dellartista alla realizzazione del bozzetto, fino a diventare opera autonoma: è un percorso lungo, attraverso i secoli e levoluzione del concetto stesso di segno, quello che ha portato allattuale riscoperta del disegno da parte del grande pubblico. Da sempre ritenuto fondante da artisti e architetti, ora, infatti, il disegno ha ottenuto un vero e proprio riconoscimento di «completezza». Di questa «crescita» è testimonianza il volume LAccademia Nazionale di San Luca per una collezione di disegno contemporaneo (De Luca), curato da Francesco Moschini. «Il disegno - dice Moschini - è sempre stato praticato come estrinsecazione dellidea che avrebbe poi portato allopera o come momento di riflessione. Ora, però, non è più parte minore del lavoro di un artista o promessa di unopera». Malgrado il disegno sia nelle sue stesse radici - nel simbolo, lAequa Potestas oraziano, nellequità delle arti, suggerisce il suo ruolo come fondamento di pittura, scultura e architettura - è con questo libro, presentato in un apposito convegno, che lAccademia ha voluto «ufficializzare» la sua apertura al disegno contemporaneo, nellintento di valorizzare e completare le proprie collezioni, facendole diventare punto di riferimento.
«In generale viviamo in unepoca dalla percezione distratta - prosegue - in cui si ha più facilità ad accostarsi alla pittura, per il suo effetto spettacolare. Il disegno, più intimo, costringe losservatore allattenzione. Le opere vanno lette e rilette per decifrarne i codici. In questo senso, il volume vuole essere uno strumento per educare a guardare larte in modo ravvicinato».
Obiettivo dellAccademia:ampliare le collezioni di disegno, chiedendo ulteriori lavori ai propri accademici, ma aprendosi pure a donazioni, senza trascurare di individuare al suo interno diversi percorsi attraverso più discipline.
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