Così la musica rende «leggero» il brutto ricordo

Dal rock alla classica (in chiese, ospedali e sale da concerto) per consegnare un messaggio di pace nella ricorrenza del tragico attentato

Musica classica e moderna, jazz e sinfonica, sacra e rock in una commistione di generi profondamente diversi gli uni dagli altri, voluta per illustrare la varietà di culture e società che popolano il mondo, attraverso le melodie che le rappresentano. E la bellezza che sono in grado di produrre.
Proprio la varietà è uno dei criteri usati per scegliere brani e artisti che, giovedì 11 settembre, animeranno la Capitale nella sua terza edizione del «September Concert», manifestazione musicale in memoria del terribile attentato alle Twin Towers di New York del 2001.
«La musica non ha bisogno di parole per trasmettere un messaggio di speranza - spiega il direttore artistico John Maida -. Per questo abbiamo scelto artisti che rappresentano differenti culture, religioni e stili musicali. E sempre per questo, abbiamo selezionato brani e opere, tra musica colta e leggera, nel tentativo di dare positivi esempi di convivenza. Il risultato è un mix di memoria e speranza. Perché anche con il sorriso si può ricordare».
Gli artisti coinvolti - si esibiscono tutti gratuitamente - sono circa duecento e vantano picchi d’eccellenza, dai direttori Aaron Jay Kernis, Samuel Wong e Alessio Allegrini ai violinisti Susanna Yoko Henkel e Francesco D’Orazio, senza dimenticare, al piano, Fabiana Biasini e la quindicenne palestinese Mira Anton Abualzulof. Sarà quest’ultima ad aprire il concerto-evento, che, la sera dalle 20.30 all’Auditorium Parco della Musica, vedrà alternarsi i tre direttori d’orchestra. Kernis dirigerà D’Orazio e la September Concert 2008 Orchestra nel suo Lament and Prayer. Con Wong, l’orchestra eseguirà Adagio per archi op.11 di Samuel Barber e Jupiter di Mozart. Infine, diretta da Allegrini, il vivace Danzon n.2 di Marquez, «che, lo scorso anno - dice Ludovica Rossi Purini, presidente della Compagnia per la Musica in Roma e rappresentante italiana della September Concert Foundation - ha fatto ballare il pubblico e, perfino, il direttore».
L’evento, cuore della manifestazione, sarà preceduto da concerti in più luoghi della città. Si comincia alle 13 al Museo di Roma in Trastevere con «Humus Romanesco». Si prosegue poi con la classica al Policlinico Gemelli, per degenti e familiari, e con il rock, solo per detenuti, al carcere di Rebibbia. Alle 17, musica sacra alla chiesa di Santa Susanna, blues in piazza dei Cinquecento, melodie barocche alla John Cabot University e ritmi «dolci» di Le Monde Ensemble alla Galleria nazionale d’arte moderna.
Dalle 18 le note entreranno in alcuni grandi alberghi. Alle 18.

30, al Palazzetto, in piazza Trinità dei Monti, l’«anomalia classica» del complesso Quint’etto e alle 19, «I musicanti di Brema» al museo Explora.
Tutti gli eventi sono ad ingresso libero. A inviti, solo a Palazzo Fendi, una serata di musica, danza e poesia.

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