Il liceo classico Beccaria - il più antico della città - ha oltre 400 anni di storia sulle spalle. Una scuola che ha preparato uomini che hanno fatto grande Milano, da Pietro Verri a Giuseppe Parini, da Carlo Porta a Giovanni Berchet, da Carlo Cattaneo a Cesare Cantù, Filippo Meda, i fratelli Forlanini, Giuseppe Lazzati, Gaetano Negri, Emilio De Marchi, Ettore Conti. Ma lelenco dei milanesi illustri diplomati in questo liceo potrebbe continuare.
Il Beccaria, insomma, è la culla della scuola milanese dove oltretutto sono conservate le vestigia di un sistema di istruzione, metodologie e strumenti didattici, che rappresentano un patrimonio di inestimabile valore anche dal punto di vista economico. «Per fare un solo esempio racconta Maria Grazia Meneghetti, la dirigente scolastica un nostro docente ha potuto constatare quasi casualmente che uno dei volumi conservati nei nostri archivi ha una quotazione commerciale di 25mila dollari. Ma lintero patrimonio di libri, riviste, strumenti scientifici storici rappresenta un valore che non solo va preservato, ma può, e deve, diventare una risorsa in più da mettere a disposizione innanzitutto per le nuove generazioni di studenti». Da qui lidea di un progetto da proporre alle classi. Unattività pomeridiana in cui gli studenti siano impegnati a conoscere questo patrimonio librario e delle riviste anche in vista di un loro utilizzo per il lavoro di approfondimento degli argomenti di studio. E a prendere visione di altri strumenti esistenti nel liceo, come ad esempio i 3mila pezzi di minerali donati nel 1813 da padre Reginaldo Pini, o la raccolta di innumerevoli animali impagliati di ogni specie dislocati sui vari piani della scuola di cui peraltro manca ancora una catalogazione ragionata. Il progetto prevede, ad esempio, listituzione di appositi laboratori di sistemazione e classificazione delle riviste, o un laboratorio di restauro e pulizia dei libri antichi, o corsi per analizzare la strumentazione scientifica. «Lobiettivo continua la professoressa Meneghetti è quello di realizzare delle attività che consentano il miglioramento dello stato di conservazione del patrimonio esistente. Lidea che alcuni studenti del Beccarla, già orientati a occuparsi di conservazione dei beni culturali e ambientali, abbiano la possibilità di verificarsi nella scelta e fare pratica allinterno della scuola, potrebbe essere un modo adeguato di dare risposta al rafforzamento della loro identità». Ma il progetto nelle intenzioni dei suoi promotori, dovrà avere una ricaduta sullintera popolazione studentesca del Beccaria: «In scuole con il passato come quello del Beccaria osserva la dirigente scolastica tale passato non può rimanere solo come un caro ricordo, perché questo passato ci ha lasciato un ricordo documentario utile per la formazione di un liceo classico.
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