Colpo di scena: Maurizio Costanzo sconsiglia un acquisto. Brevi dal mondo della pubblicità: Rosario Fiorello appare dovunque, comunque, Rai, Mediaset, private, pubbliche, locali, regionali, satellitari, digitali, se ti distrai un secondo ti spunta un Fiore in schermo. In confronto a lui le nomine di Obama e di papa Benedetto possono essere considerate eventi minori, la sua discesa dallo sky, in quanto emittente televisiva, sembra l’affare del secolo, il resto è fuffa.
Ma adesso monta, imprevista, improvvisa, la baruffa tra Mike e Maurizio, tra i “diversamente giovani”, per non dire “grandi vecchi” sennò si irritano, della televisione nostrana. Dunque, come tutti sanno, vedono, ascoltano, subiscono, mister Allegria sta facendo campagna elettorale per la propria sicula spalla o mattatore pubblicitario: ne propaganda, tradendo il proprio impegno di immagine e di sostanza con Mediaset, il debutto ad aprile, sul canale di Murdoch. Voci maligne riferiscono che Mike non digerisca il fatto di essere stato messo da parte nei grandi show, ormai è utilizzato soltanto per le promozioni, dunque lui si adatta, si vendica e promuove, anche merce altrui. Quando gli è stato chiesto di girare il filmato sul programma di Fiorello, Mike ha pensato, con l’ingenuità del furbo professionista, di essere coinvolto nel cast e ha pure sgridato il produttore che gli aveva chiesto l’autorizzazione a trasmettere lo spot: «Perché non lo avete già mandato in onda?». Costanzo lo pizzica sul vivo, oggi nella rubrica che tiene su Tv Sorrisi e Canzoni, così scrive: «L’ultimo “rapito” della malia di Fiorello è Mike Bongiorno, il quale malgrado una longeva frequentazione dei canali Mediaset, pubblicizza Fiorello e sembra impiparsene degli antichi rapporti. A dire il vero e il verosimile, già nei recenti spot commerciali Mike è apparso, pur se in smoking, stravolto, angosciato, senza la determinazione che decenni orsono lo ha fatto diventare Mike Bongiorno. Forever. Una sorta di malia, di fattura d’amore, di ipnosi che può ridurre l’uomo a preda d’altrui decisioni e desideri».
Roba grossa, velenosa, anche se Costanzo minimizza, come sa, ridimensiona, riduce a minimi termini, ma, conoscendo la pelle leggera del Bongiorno, si possono prevedere reazioni poco inclini all’Allegria! Insomma è in atto una guerra sotto traccia, con alcune sortite all’aria aperta, Rosario Tindaro Fiorello non ha bisogno di pullman per girare l’Italia in propaganda, gli basta aspettare, un Mollica, uno Staffelli, un Bongiorno, ma Costanzo ha pure capito che, come diceva Totò, ogni limite ha una pazienza e il messaggio sta debordando, tra l’altro con la partecipazione attiva di un uomo del gruppo, tra i padri storici della televisione, non soltanto pubblica ma soprattutto privata o commerciale, insomma di Fininvest-Mediaset.
Fiorello ha messo in cassapanca il suo show slogan Stasera pago io, la pubblicità è l’anima del commercio, ha così chiamato a raccolta parenti, amici, affini, a titolo gratuito e/o volontario, ma non poteva immaginare che l’uomo che lo aveva presentato agli italiani, Maurizio Costanzo per l’appunto, potesse scendere in campo e prendere per l’orecchio il “maestro” Mike, cercando di scuoterlo dall’ipnosi, dalla malia, dalla fattura d’amore per un Fiorello che se n’è andato altrove, a prendere applausi, molti, ascolti, chi lo sa, e denari, tanti, nelle acque dello “squalo” australiano.
I consigli per gli acquisti sono una cosa, la fattura, in tutti i sensi, un’altra.
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