Roma. Lex patron della Cirio Sergio Cragnotti è stato rinviato a giudizio insieme con unaltra quindicina per presunte irregolarità legate alla concessione di premi comunitari destinati a gruppi industriali agroalimentari. Lo ha deciso il gup di Roma Simonetta DAlessandro che ha esaminato le richieste di rinvio a giudizio del pm Giuseppe De Falco. Tutti gli imputati, Cragnotti compreso, saranno processati per corruzione e falso, mentre a otto di essi, ma non allex presidente della Lazio, sarà contestata anche lassociazione per delinquere.
In particolare la Procura di Roma contesta a Cragnotti lassunzione di due donne, figlie rispettivamente di Romano Tripodi, allepoca dei fatti direttore generale dellIstituto nazionale conserve alimentari (Inca), e di Paolo Ricci, già responsabile della 13ª divisione dellAima (competente per la liquidazione degli aiuti comunitari), al fine di «conformare la pubblica funzione» dei due manager «agli interessi del suo gruppo, con la commmissione di atti contrari ai doveri di imparzialità e di fedeltà». Linchiesta giudiziaria era partita dalla procura di Nocera Inferiore (Salerno) e poi era arrivata a Roma per competenza territoriale.Cragnotti a giudizio per corruzione e falso
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