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Cresce la produzione in Italia Scajola: «Ripresa in corso»

L’industria italiana rialza la testa a febbraio: la produzione è rimasta invariata rispetto a gennaio, battendo le attese degli analisti che avevano previsto un calo, e su base annua ha registrato una crescita del 2,7%, segnando così il primo rialzo tendenziale da luglio 2008.
A trainare la ripresa sono i settori dei prodotti chimici (+15,7%), della fabbricazione di computer e dei prodotti di elettronica e ottica (+9,9%), nonché dei mezzi di trasporto (+9,1%). In diminuzione sono risultati, invece, l’industria del legno, carta e stampa (-4,7%), l’attività estrattiva (-1,8%) e i macchinari e attrezzature non classificati altrove (-1,3%). Nel confronto tra i primi due mesi del 2010 e il corrispondente periodo del 2009, gli aumenti maggiori hanno interessato i prodotti chimici (+15,8%), quelli farmaceutici (+8,9%) e i settori della fabbricazione di computer e prodotti di elettronica e ottica (+9,3%). Variazioni negative hanno riguardato l’attività estrattiva (-5,3%) e la metallurgia e i prodotti in metallo (-4,1%). Nel dettaglio, tengono i beni intermedi (cresciuti dell’1,7% a febbraio) mentre i beni di consumo sono calati dell’1,7 per cento.
A marzo l’indice della fiducia delle imprese, elaborato dall’Isae, ha registrato il sesto rialzo consecutivo a quota 84,1 segnando il nuovo massimo dal giugno 2008. L’Isae prevede una prosecuzione delle tendenze positive della produzione industriale anche nei prossimi mesi: in particolare stima nuovi incrementi mensili a marzo e a maggio, intervallati da una pausa nel mese di aprile. Complessivamente, osserva l’Istituto, nel primo trimestre la produzione sarebbe aumentata dell’1,9% rispetto al precedente e registrerebbe un’accelerazione nel secondo trimestre (+3,8%).
Per il ministro dello Sviluppo economico, Claudio Scajola, il dato sulla produzione «è un’ulteriore conferma del fatto che la ripresa è in corso ed è la migliore risposta a chi continua a parlare di declino». La ripresa, tuttavia, ha proseguito Scajola, «non è ancora stabilizzata, è intermittente e resta esposta a rischi di frenate e arretramenti. Per questo il governo Berlusconi è impegnato a sostenere lo sforzo di rilancio delle imprese».

Buone notizie anche sul fronte internazionale: l’Italia riuscirà a mantenere la sua settima posizione tra le maggiori economie globali, secondo le previsioni di lungo termine del Fondo monetario internazionale citate dal quotidiano spagnolo Abc.

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