Sembra diventata più difficile la corsa al diploma per gli studenti del Lazio. Nei due ultimi anni scolastici, infatti, tra i banchi delle scuole superiori della regione si sono infoltite le file dei ripetenti. Se nellanno scolastico 2004-2005 erano stati 16.515 quelli arruolati, loro malgrado, nellesercito degli studenti costretti a ripetere lanno, nel 2005-2006 sono diventati addirittura 18.362: quasi duemila in più quindi. Tradotto in percentuali: due anni fa era ripetente il 6,5 per cento degli iscritti, mentre in quello appena concluso i bocciati che sono tornati a sedersi nella stessa classe hanno rappresentato il 7,2 per cento del totale.
Un incremento che riguarda sia le femmine sia i maschi, con questi ultimi che continuano, numericamente e percentualmente, a guidare la truppa dei ripetenti. Almeno secondo i dati relativi al sistema scolastico nazionale elaborati dal Sistan (Sistema Statistico Nazionale) per il ministero dellIstruzione, che rendono conto degli iscritti nelle scuole secondarie di secondo grado statali e non statali. Dalle cifre emerge come lo scoglio maggiore sia rappresentato dal primo anno del corso di studi. Due anni fa infatti il primo anno è stato ripetuto da 4.974 studenti mentre in quello appena passato da 5.594. Il numero dei bocciati diminuisce avvicinandosi al conseguimento del titolo: nel 2005-2006 i ripetenti sono stati 4.295 nelle seconde classi, 4.239 nelle terze, 2.801 nelle quarte e «soli» 1.433 nelle quinte.
A detenere lo speciale «primato» dei ripetenti sono invece gli istituti professionali: lo scorso anno erano 5.062, ossia l11,3 per cento degli iscritti, mentre negli istituti tecnici i bocciati (7.148) hanno rappresentato il 9 per cento del totale dei frequentanti.
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