Cricca, Palazzo Chigi è parte civile

Rinviata a giovedì 17 giugno la prima udienza del processo dell’inchiesta sul filone fiorentino degli appalti per i grandi eventi. Fascicolo aperto a Roma: indagati Verdini, Balducci e altri cinque

Cricca, Palazzo Chigi è parte civile

Firenze - È stata rinviata a giovedì 17 giugno la prima udienza del processo per gli imputati nell’ambito dell’inchiesta sul filone fiorentino degli appalti per i grandi eventi. La presidente del collegio, Elisabetta Improta, ha preso atto della sua incompatibilità per aver svolto funzioni di gip, sostituendo il gip Rosario Lupo e firmando alcuni atti, nei mesi passati, relativi allo stesso procedimento.

L’inchiesta Com'è noto le indagini hanno coinvolto Angelo Balducci, ex presidente del Consiglio superiore dei lavori pubblici, il provveditore alle Opere pubbliche della Toscana Fabio De Santis, l’avvocato Guido Cerruti e l’imprenditore Francesco Maria De Vito Piscicelli. Balducci e De Santis sono accusati di aver posto, con la mediazione di Piscicelli, le loro funzioni a disposizione di Fusi, che avrebbe voluto recuperare l`appalto della Scuola Marescialli da lui vinto nel 2001 e poi passato nel 2006 ad Astaldi.

Palazzo Chigi parte civile La presidenza del Consiglio si costituirà parte civile nel processo contro la "cricca". Lo ha spiegato oggi l’avvocato dello stato Massimo Giannuzzi, parlando con i giornalisti prima dell’inizio della prima udienza del processo. "Il decreto per la costituzione di parte civile è stato firmato da Berlusconi in persona", ha detto. "Il nostro interesse è che il processo si incardini" ha aggiunto, spiegando che al momento l’avvocatura dello stato sta aspettando che si decida la questione della competenza per poi procedere.

La firma di Berlusconi Secondo l’avvocato Giannuzzi "questi reati hanno leso l’immagine dell’amministrazione, poiché si tratta di funzionari in servizio presso un dipartimento della presidenza del consiglio. Il danno attualmente non è quantificabile, ma certamente l’immagine della presidenza è stata danneggiata". I decreti per la costituzione di parte civile devono essere autorizzati dalla presidenza del consiglio, ha spiegato l’avvocato Giannuzzi, ma "mentre in genere li firma il sottosegretario Letta, questa volta è stato Berlusconi in persona a firmare".

Verdini, Balducci e altri cinque L’estratto della pronuncia della Cassazione, che ha disposto la trasmissione degli atti a Roma, dell’inchiesta sull’appalto della scuola marescialli di Firenze. È questo, allo stato, l’unico documento presente nel fascicolo aperto dalla Procura capitolina. Per "atto dovuto" il procuratore capo Giovanni Ferrara e l’aggiunto Alberto Caperna hanno disposto l’iscrizione sul registro degli indagati, per il reato di concorso in corruzione, di tutte le persone coinvolte nell’accertamento che era stato sviluppato dai pm fiorentini, a partire da coloro che sono al momento sottoposti a misure cautelari.

L’elenco è composto da 7 nomi: l’ex presidente del consiglio superiore dei lavori pubblici, Angelo Balducci; l’ex provveditore alle opere pubbliche della Toscana, Fabio De Santis; l’imprenditore di origine campana Francesco Maria De Vito Piscicelli e l’avvocato Guido Cerruti. Inoltre sono stati indagati anche il coordinatore del Pdl, Denis Verdini e i due manager Roberto Bartolomei e Riccardo Fusi.

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