La crisi non allenta la morsa. Ma è soprattutto una crisi dei consumi più che una crisi di competitività delle imprese. Lo sostengono i dati diffusi dal Centro studi Cosmit-FerderlegnoArredo. Che parlano chiaro: «I consuntivi del 2011 mostrano un peggioramento significativo rispetto ai dati preconsuntivi diffusi a dicembre a causa di un ultimo bimestre dellanno particolarmente penalizzante nel quale i consumi interni si sono praticamente bloccati. In numeri significa che, dalla previsione di un calo del 3,3% del fatturato complessivo della filiera, si è arrivati a un arretramento del 4,2%, ovvero circa un punto percentuale in meno di quanto previsto pochi mesi fa».
Il fatturato del settore, quindi, si riporta a quota appena superiore ai 32 miliardi di euro. Dopo il crollo del giro daffari del 2009 (-18%), e il leggero recupero del fatturato totale nel 2010 (+1,9%), il 2011 si chiude dunque ancora con un calo significativo. Il ridimensionamento del giro daffari per il legno-arredamento è la risultante del calo del 4,8% per il macrosistema arredamento e dellarretramento del 3,1% per il macrosistema legno-edilizia-arredo, settore che include tutti i prodotti in legno per ledilizia. Ossigeno, invece, dallexport, in crescita del 4,3% con incrementi anche molto significativi in alcuni paesi extra europei così come in alcuni paesi Ue. Secondo i dati del commercio estero, sono sono soprattutto i Paesi extra-europei ad avere i tassi di crescita più interessanti.
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