Marche, indagato il candidato Pd Matteo Ricci

Il candidato del csx per le Marche ha ricevuto un avviso di garanzia su presunte irregolarità in affidi del Comune di Pesaro. Conte: "Se condotta di Ricci disonesta, sarebbe incompatibile con valori M5S"

Marche, indagato il candidato Pd Matteo Ricci
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Un avviso di garanzia è stato recapitato all'ex sindaco di Pesaro, Matteo Ricci, candidato del centrosinistra a presidente della Regione Marche, nell'ambito dell'inchiesta su presunte irregolarità in affidi del Comune di Pesaro nella passata legislatura quando era primo cittadino. Lo ha annunciato lo stesso Ricci tramite un video pubblicato sui social dicendosi "sorpreso", "amareggiato" ma "sereno" ed "estraneo ai fatti".

Il candidato alla Regione Marche ha poi aggiunto che in 15 anni di amministrazione "non mi sono mai occupato di affidamenti pubblici e lavori e mi sono sempre fidato ciecamente dei miei dirigenti e dei collaboratori come ho fatto in questo caso. L'ho ripetuto per mesi e lo ripeterò anche al procuratore che spero di vedere il prima possibile". Stando a quanto da lui riferito, i pm gli contestano di aver ricevuto non utilità patrimoniali ma di "consenso politico". Per altro, ha proseguito, "l'accusa è curiosa perché mi si dice che non avrei ottenuto nessuna utilità patrimoniale, ma che avrei ottenuto una utilità in termini di consenso politico e si dice una cosa che io smentisco, cioè che conoscessi queste associazioni, mentre invece io non c'ho mai avuto a che fare direttamente".

Ricci ha ovviamente parlato con il suo avvocato e si dice sereno, "ma sono anche molto amareggiato e arrabbiato perché questa cosa arriva il giorno dopo la convocazione delle elezioni dopo un anno di indagini, è evidente che ci sia amarezza e rabbia". Si è detto fiducioso nel lavoro della magistratura e convinto "che smonteremo subito queste accuse perché siamo estranei nei fatti. Quando un sindaco governa ha tantissimi collaboratori: se eventualmente un collaboratore sbaglia il sindaco è parte lesa, perché viene tradita la fiducia". La politica, ha concluso, "per me è passione, è un confronto di idee e voglia di battersi per il futuro della nostra terra". Giuseppe Conte, che con il M5s sostiene la candidatura di Ricci, ha dichiarato in una nota che "non sottovalutiamo le ipotesi accusatorie contenute nell'avviso di garanzia, ma ci riserviamo di valutare approfonditamente le contestazioni mosse a Ricci, al fine di comprendere se gli venga mossa una semplice contestazione per spese del Comune non corrette o se vi siano gli elementi di una condotta disonesta, che ha portato a indebiti vantaggi personali e che sarebbe incompatibile con i nostri principi e i nostri valori".

Per lui, ha dichiarato Antonio Baldelli, deputato di Fratelli d'Italia, "vale il principio costituzionale di presunzione di innocenza fino a sentenza definitiva. Diverso è il piano delle responsabilità politiche, dalle quali Ricci non può sottrarsi. Queste responsabilità affondano le radici nel suo passato amministrativo".

I cittadini, conclude l'onorevole, "hanno diritto a trasparenza e verità, dalle quali Ricci è sempre rifuggito negando persino di presentarsi di fronte alla commissione per la trasparenza del suo comune. Le Marche non possono permettersi di ignorare il peso delle scelte politiche di chi aspira a guidarle".

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