
Un bloc-notes dimenticato, o forse conservato, con cura ha dato il via all'apertura di un fascicolo per corruzione in atti giudiziari. L'hanno trovato i carabinieri quando, il 14 maggio 2025, hanno eseguito la prima perquisizione a casa di Andrea Sempio, attualmente indagato per omicidio per il caso di Chiara Poggi. Riporta degli appunti: "20/30", "gip archivia" e ci sarebbe anche il nome di Mario Venditti, che prima della pensione era procuratore a Pavia. Il biglietto sarebbe databile febbraio 2017, anche se chi l'ha scritto ha segnato "2016" come data. Un errore, secondo chi indaga.
Questo biglietto, secondo l'accusa, porta a ipotizzare una corruzione per l'ex magistrato. Il biglietto sarebbe antecedente ala notifica ad Andrea Sempio dell'indagine a suo carico, avvenuta l'8 febbraio, che ha portato all'interrogatorio del 10 febbraio. Prima di quel giorno, l'indagine della procura di Pavia era ufficialmente decretata e nessuno, al di là degli inquirenti, sarebbe dovuto essere a conoscenza. Per la pm Claudia Moregola, e il procuratore capo Francesco Prete, il magistrato sarebbe stato corrotto per scagionare Andrea Sempio. I militari della Gdf pavese hanno perquisito le abitazioni di Venditti, che per due volte archiviò Sempio, e la casa dei genitori e degli zii dello stesso Sempio. Nove le persone sono state raggiunte dal decreto di perquisizione. Nell'ipotesi investigativa, all'ex procuratore sarebbe "stata proposta o comunque ipotizzata la corresponsione di una somma di denaro".
E secondo gli inquirenti della procura di Brescia, competenti a indagare sugli omologhi di Pavia, "le indagini condotte nel 2017 a carico di Andrea Sempio sono state caratterizzate da una serie di anomalie, tra cui l'omissione, da parte della pg incaricata delle indagini della trasmissione di alcuni passaggi rilevanti delle intercettazioni ambientali".
Sarebbero emersi "alcuni contatti opachi" con personale della sezione di pg, "e la breve durata dell'interrogatorio di Andrea Sempio" lascia trasparire "la verosimile conoscenza anticipata da parte dei membri della famiglia Sempio dei temi su cui sarebbero stati sentiti dai pubblici ministeri".