Cronaca internazionale

Maniglie rosse, antincendio, manette: così è stata evitata la tragedia nei cieli Usa

L'uomo che ha cercato di far precipitare il volo AS2059 era quasi riuscito nel suo intento: solo la rotazione di due maniglie lo separava dallo spegnimento totale dei motori

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Solo grazie all'intervento del pilota e del personale di bordo oggi non si racconta di una nuova tragedia aerea. Il volo AS2059 di Horizon Airlines, che opera in code-sharing con Alaska Airlines, ha rischiato di precipitare portando con sé 80 passeggeri e l'intero equipaggio. A bordo, infatti, viaggiava Joseph David Emerson, 44 anni, pilota fuori servizio della stessa compagnia che, come spesso accade, è stato fatto viaggiare all'interno della cabina di pilotaggio, sullo strapuntino preposto. Ma come si evince dalle carte del suo arresto, un documento di ben 6 pagine, l'uomo per ben due volte ha tentato di spegnere i motori dell'Embraer 175 per farlo cadere.

Ora su di lui pendono oltre 150 capi d'accusa, in cui sono incluse anche le 83 accuse di tentato omicidio, una per ogni persona a bordo. La gravità del caso era già chiara dalle comunicazioni intercorse tra la cabina di pilotaggio del volo e la torre di controllo, quando è stato chiesto di effettuare un atterraggio emergenza, ma il rapporto dà la misura di quanto l'uomo sia andato vicino a compiere una strage. Sarebbe bastato che riuscisse a girare due maniglie, che erano già state tirare, per spegnere i motori e portare l'aereo all'impatto. È stato cruciale l'intervento del personale di bordo, che è riuscito a neutralizzarlo prima che portasse a termine il suo piano. Il cherosene residuo rimasto nei tubi dopo l'interruzione è stato sufficiente per il riavvio pressoché immediato e un atterraggio in sicurezza a Portland.

Nel rapporto d'arresto c'è tutta la sequenza del terrore, che si è sviluppata in appena 90 secondi. Emerson, a metà volo circa, dichiara un malore. A quel punto si toglie la cuffia e tira le due maniglie rosse che si trovano sopra la testa dei piloti. Si tratta di due dispositivi di emergenza, che servono in caso di incendio. Tirandole, viene fermato il flusso di cherosene nei motori e questi vanno in stop, per evitare che il combustibile alimenti ulteriormente l'eventuale incendio contro il quale quelle maniglie sono state progettate. Ma con quelle maniglie si ferma anche l'alimentazione elettrica e quella idraulica.

Capendo la gravità della situazione, i piloti hanno prontamente agito per immobilizzarlo prima che effettuasse anche la rotazione delle stesse, che rilascia un composto chiamato halon, che serve a neutralizzare l'incendio, soffocandolo. Una volta entrato in circolo, il motore va in blocco e non esiste possibilità di riavvio. Fortunatamente i due piloti sono riusciti a immobilizzarlo e ad affidarlo al personale di bordo, che l'ha portato immediatamente fuori dalla cabina. Il tutto, appunto, è durato circa 90 secondi, all'interno dei quali c'è stata anche una colluttazione. "Mettetemi subito le manette o si metterà male", ha detto Emerson agli addetti alla cabina, che l'hanno portato sul fondo dell'aereo.

Da quella posizione, durante la discesa, l'uomo ha tentato di aprire il portellone, fortunatamente senza riuscirci.

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