
Il nuovo anno scolastico inizia in tragedia in America. Nella prima settimana di riapertura delle scuole i bambini diventano per l'ennesima volta vittime innocenti della diffusione selvaggia delle armi da fuoco. Due piccoli di otto e dieci anni sono morti nel corso di una sparatoria in una scuola cattolica di Minneapolis, ma il bilancio potrebbe aggravarsi visto che, come riferiscono la polizia e le autorità sanitarie, ci sono altri sette minori in condizioni critiche tra i feriti (in totale 14 bambini dai 6 ai 14 anni e tre adulti). Anche il killer, identificato dal New York Post come Robin Westman, poco più che 20enne, è morto togliendosi la vita. Il presidente americano Donald Trump dice di essere «completamente informato» sul «tragico» attacco e che «la Casa Bianca continuerà a monitorare questa terribile situazione», nel frattempo ordina le bandiere a mezz'asta sino al 31 agosto e chiama il governatore.
Secondo quanto riferiscono i media Usa citando le forze dell'ordine, sono le 8.30 locali di ieri, le 15.30 italiane, quando il giovane armato di un fucile e due pistole e vestito di nero arriva a bordo di un'auto (che gli agenti hanno perquisito) davanti alla Chiesa dell'Annunciazione, sud-ovest della città, dove i bambini dell'adiacente scuola privata - dalla materna alle medie - stanno assistendo alla messa. Il soggetto - di cui un possibile manifesto mostra l'ossessione per gli autori di stragi - non avrebbe rilevanti precedenti penali, è armato con due fucili e una pistola e inizia a sparare attraverso le finestre della chiesa. Il capo della polizia di Minneapolis, Brian O'Hara, spiega che ha usato tutte e tre le armi, ma non conferma se fossero detenute legalmente, né quanti colpi siano stati esplosi esattamente, parlando solo di «decine». Almeno due delle porte della chiesa della scuola erano state barricate dall'esterno con assi di legno di 5 per 10 cm: l'ipotesi è che le abbia bloccate il killer. O'Hara parla di «atto deliberato di violenza contro degli innocenti. La crudeltà e la codardia che ci vogliono per sparare in una chiesa piena di bambini sono assolutamente incomprensibili». Non si sa se l'autore della strage sia un ex studente, ma rivela che le due vittime vengono «uccise mentre sono sedute tra i banchi» per la messa di inizio anno scolastico. Testimoni scioccati raccontano che il killer le colpisce ripetutamente al collo e alla schiena.
«È la prima settimana di scuola. Questi bambini dovrebbero poter giocare nel parco, andare a scuola o in chiesa in pace, senza la paura o il rischio di violenza. E i loro genitori dovrebbero avere lo stesso tipo di rassicurazione, le rassicurazioni fondamentali su cui ogni famiglia dovrebbe contare in ogni fase della giornata, indipendentemente da dove si trovi nel nostro Paese», dice da parte sua il sindaco della città, Jacob Frey, sottolineando che «il dolore che stanno soffrendo questi parenti è incommensurabile». Mentre il governatore democratico del Minnesota Tim Walz - che ha parlato al telefono con Trump - scrive sui social: «Prego per i nostri bambini e insegnanti, la cui prima settimana di scuola è stata rovinata da questo orribile atto di violenza».
Con più armi da fuoco in circolazione che persone, gli Stati Uniti hanno il più alto tasso di
mortalità per armi da fuoco tra tutti i paesi sviluppati: secondo il database Gun Violence Archive, negli Usa si sono verificate finora 286 sparatorie di massa quest'anno (ossia con quattro persone colpite oltre il killer).