Le donne hanno il diritto di avere un volto, velo vietato a Lissone: la gioia delle iraniane

A partire dall'inizio del prossimo anno, nella città in provincia di Monza e Brianza burqa e niqab saranno vietati negli edifici del Comune

Le donne hanno il diritto di avere un volto, velo vietato a Lissone: la gioia delle iraniane
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Svolta a Lissone (Monza e Brianza), dove a partire dal prossimo anno il velo sarà vietato negli edifici pubblici. Una decisione accolta con gioia delle donne iraniane dell'associazione Maanà, le quali sono state felici di poter filmente ottenere il "diritto di mostrare il volto". Mosse da sincera gratitudine, le donne hanno voluto inviare una lettera al sindaco Laura Borella, ringraziando per questa iniziativa.

La decisione del Comune, disapprovata da chi l'ha da subito etichettata come una forma di intolleranza, ha invece ottenuto grande consenso. Le esponenti dell'associazione Maanà, solite riunirsi per coltivare e condividere la cultura iraniana, hanno visto nella scelta di vietare il velo un "riconoscimento del diritto fondamentale delle donne ad avere un volto, un'identità e uno spazio nella vita pubblica".

Da gennaio 2026, dunque, indossare il velo integrale nei luoghi pubblici di proprietà del Comune sarà vietato. Non saranno consentiti burqa o niqab. Il risultato è stato raggiunto grazie a una mozione presentata dalla Lega, e poi approvata dal centrodestra unito. Il divieto non si è reso necessario soltanto per una questione di sicurezza (il volto dovrebbe sempre restare scoperto, almeno nei luoghi pubblici), ma anche per garantire la tutela dei diritti delle donne. L'iniziativa, dunque, va vista come "un riconoscimento simbolico del diritto fondamentale delle donne a mostrarsi". "Nascondere il volto dietro tradizioni, pressioni sociali o imposizioni familiari non significa solo oscurare un'immagine ma negare identità e relazioni umane", è quanto si legge nella lettera delle donne iraniane, resa pubblica dal sindaco Borella. E, ancora:"Apprezzare decisioni come la vostra significa dare a molte donne l'opportunità, anche solo per un istante, di affermare il proprio volto, la propria individualità e libertà di scelta. Un piccolo passo in un lungo cammino verso uguaglianza e vita autenticamente umana".

A esultare per il risultato è stato il capogruppo della Lega in Regione Alessandro Corbetta, secondo il quale "la risposta migliore a chi polemizza contro lo stop al velo integrale arriva proprio dalle donne

iraniane, libere e coraggiose, come quelle dell’associazione Maanà, che hanno espresso il loro sostegno all’iniziativa della Lega a Lissone". Soddisfatto il segretario cittadino della Lega Matteo Lando.

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