Niente abbonamenti agli ultrà milanesi, salta l'intesa con i club

Inter e Milan insistono: fuori dalle curve i più pericolosi. Il pressing degli inquirenti e il rischio di perdere in tribunale

Niente abbonamenti agli ultrà milanesi, salta l'intesa con i club
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Si riaccende lo scontro tra le curve e le squadre di Milano, Inter e Milan. Sullo sfondo, la questione degli abbonamenti negati agli ultrà indesiderati, su cui sembrava che l'altra sera ci fosse un accordo con le rispettive società, come aveva documentato Klaus Davi all'ultima riunione dei tifosi nerazzurri al Baretto prima della pausa estiva.

A quanto risulta al Giornale l'accordo sarebbe saltato su pressioni di ambienti giudiziari e inquirenti nei confronti delle società riconosciute parti civili nel processo Doppia Curva che ha smantellato le due tifoserie, guidate dal milanista Luca Lucci (coinvolto in traffico di droga e rapporti con la 'ndrangheta) e dall'interista Andrea Beretta, condannato a dieci anni per l'omicidio del rampollo dei boss Antonio Bellocco. Le due società sono riuscite a ottenere dei risarcimenti grazie al loro impegno a contrastare la violenza dentro le curve, che con questo cedimento potrebbe apparire compromesso agli occhi degli inquirenti, rispetto a tifosi considerati contigui alle vecchie curve anche senza precedenti penali.

È difficile pensare di poter impedire l'ingresso allo stadio a un tifoso che non abbia commesso alcun tipo di reato, la questione terrà banco nelle prossime settimane sul tavolo della magistratura amministrativa.

Perché come annunciato dai legali delle dei tifosi delle due squadre, gli esclusi presenteranno ricorso e c'è la possibilità che i loro diritti vengono riconosciuti, magari successivamente rispetto all'inizio della stagione calcistica. Una bella gatta da pelare per le due società milanesi, alle prese con la ricostruzione di due squadre dopo le partenze degli allenatori e un inizio di campionato che si annuncia ancora più complicato.

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