Di nuovo libera la borseggiatrice Shakira: subito rilasciata dopo la condanna a un anno

La più nota delle borseggiatrici ha ricevuto una pena di un anno con rito abbreviato, ma è già libera. Dovrà rispettare il divieto di dimora nella città lagunare, ma tutti sanno che non lo farà

Di nuovo libera la borseggiatrice Shakira: subito rilasciata dopo la condanna a un anno
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Dopo aver ricevuto una condanna, Shakira, la famigerata borseggiatrice incubo di Venezia, è già tornata in libertà. Una notizia che ha fatto sorgere non poche polemiche, spingendo politica e cittadini a chiedere un cambio di passo.

Shakira, questo il nome che la giovane si è data, non è una ladra come tutte le altre. In soli 20 anni ha alle spalle ben 65 fascicoli penali aperti. La ragazza, nata a Roma ma di origini bosniache, è stata fermata l'ultima volta a Venezia, a inizio agosto. Le autorità locali l'hanno sorpresa in flagranza di reato, e la speranza di tutti era che questo potesse riuscire a fermarla almeno per un po'. Nulla di tutto ciò è accaduto. Il pm aveva chiesto un anno e sei mesi di reclusione, ma le cose sono andate diversamente. Al termine del procedimento per rito abbreviato, il giudice Michela Rizzi ha condannato la 20enne a un solo anno, senza carcere, non essendo definitiva. Nei confronti della giovane è arrivato anche il classico divieto di dimora: provvedimento che è già stato ignorato, dato che alcuni cittadini l'hanno vista e riconosciuta per le strade di Venezia. Insomma, niente di fatto.

Tornata subito in libertà, Shakira si è rimessa a fare ciò per cui è diventata nota. Ciò ha naturalmente scatenato la reazione dei residenti, stufi di sapere impunite le borseggiatrici. In tanti stanno chiedendo di più dal punto di vista legislativo. L'opinione generale è che manchino leggi specifiche contro questa pratica. Le modifiche legate alla riforma Cartabia non bastano. Il risultato è che i borseggiatori sono liberi di agire indisturbati e i cittadini non si sentono sicuri. Non per nulla si sono formati dei comitati di residenti che si spostano strada per strada per "stanare" i malviventi e mettere in guardia persone e turisti.

Venezia, purtroppo, è ormai in balìa di bande criminali. Ci sono gruppi di giovani ragazze, o di minorenni. Spesso le borseggiatrici sono accompagnate da uomini che svolgono il ruoto di guardie del corpo.

I cittadini fanno ciò che possono per intralciare i ladri e segnalarli alle forze dell'ordine, ma ultimamente alcuni borseggiatori hanno deciso di rispondere denunciando i membri delle associazioni per violenza privata.

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