Cronaca locale

A Milano 16enne pestato a sangue da due coetanei: volevano rubargli il telefono

I responsabili, accusati in concorso di tentata rapina e lesioni, avevano già dei precedenti per reati contro il patrimonio

A Milano 16enne pestato a sangue da due coetanei: volevano rubargli il telefono

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A Milano 16enne pestato a sangue da due coetanei: volevano rubargli il telefono

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Pestato a sangue a 16 anni da due coetanei, tra cui Dahirvè - trapper discretamente conosciuto nel quartiere milanese di San Siro - per un portafogli e un telefono. Sono stati arrestati lo scorso 14 agosto dai carabinieri della Compagnia di Milano – Porta Magenta due ragazzini accusati in concorso dei reati di tentata rapina e lesioni. I giovani, che all'epoca dei fatti erano minorenni, sono stati colpiti dal provvedimento a causa della brutale aggressione compiuta ai danni di un ragazzo di 16 anni di origini egiziane presso la fermata della metropolitana Segesta durante la notte dello scorso sabato 7 gennaio.

Sono all'incirca le ore 22:30 quando i due indagati, che si trovavano in compagnia di un terzo complice, si approcciano alla vittima all'interno dell'ascensore della stazione della metropolitana. Dopo aver condotto con la forza il 16enne egiziano all'esterno dell'ascensore, i ragazzini lo circondano e lo minacciano con l'obiettivo di impossessarsi del portafogli e del suo telefono cellulare. Inutile tentare di reagire per la giovane vittima, che viene pestata a sangue dai suoi aggressori: gli indagati colpiscono così forte con calci e pugni il loro coetaneo da fargli perdere conoscenza, provocandogli un trauma cranico.

Una volta rinvenuto, il ragazzino decide di denunciare i responsabili, recandosi in caserma per fornire tutti i dettagli sufficienti a risalire all'identità dei rapinatori. Uno di questi è risultato essere il trapper "Dahirvè". Raccolte le informazioni, gli inquirenti si sono messi subito al lavoro sul caso.

Le attività condotte sul campo dagli uomini del nucleo operativo radiomobile della compagnia di Milano – Porta Magenta con interrogatori, analisi dei filmati tratti da alcune videocamere di sorveglianza installate nei pressi della zona in cui si è verificata l'aggressione, acquisizioni documentali, sopralluoghi e analisi dei tabulati del traffico telefonico, hanno consentito di trovare riscontro alle affermazioni della giovane vittima e di identificare con certezza i due responsabili del pestaggio.

Durante la mattinata dello scorso lunedì i militari hanno dato esecuzione all'ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal tribunale per i minorenni di Milano.

Gli arrestati, personaggi noti nel quartiere San Siro e con alle spalle una serie di precedenti per reati contro il patrimonio, sono stati trasferiti all'Istituto penale per i Minorenni di Roma, dove restano a disposizione dell'Autorità Giudiziaria.

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